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Dark Quarterer


Gianni Nepi: Voce e Basso
Paolo "Nipa" Ninci: Batteria
Francesco Sozzi: Chitarra
Francesco Longhi: Tastiere

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- Recensione di Symbols

- A&B -
Signor Nepi e Signor Sozzi, buonasera. Per noi è un grande onore poter ospitare il leader ed il chitarrista di uno dei gruppi più importanti del panorama metal italiano. Quali sono le vostre sensazioni a poche settimane dall’uscita di Symbols ?
- Gianni Nepi -
Emozione ... Emozione e sorpresa per gli straordinari giudizi che tutti i critici ci hanno riservato. Questo significa che anche questa volta il lavoro lungo e l' attesa hanno dato il loro frutto.

- A&B -
Il disco è un concept album su alcuni dei più grandi personaggi della storia. Da cosa è nata l’idea ?
- Gianni Nepi -
L' idea è stata partorita da Paolo (Ninci, il batterista della band - ndr.), con l' intenzione di descrivere l'uomo attraverso i suoi sentimenti simboleggiato ognuno da un personaggio storico. Poi la scelta delle "celebrità" ha coinvolto tutto il gruppo. Il fatto che ne sia venuto fuori un concept è una conseguenza, il lavoro di ricerca storica è stato mio anche se molti suggerimenti su come documentarmi li ho avuti da Paolo.

- A&B -
Dopo l’interlocutorio Violence non sembrava, almeno apparentemente, esserci un futuro per voi. Cosa è successo in questi 6 anni ? Immagino che la fiducia della MyGraveyard Productions abbia influito molto in questa “rinascita”.
- Gianni Nepi -
I Dark Quarterer non hanno MAI cessato la loro attività di composizione. In concomitanza con gli impegni, ognuno di noi ha lavorato per anni nella ricerca di un amalgama sonoro per la nuova produzione. Abbiamo scartato decine di idee che non ci sembravano "girare" nel modo giusto e anche i brani che adesso sono sull'album sono nati con ritmi, accordi e strutture molto diverse dal risultato finale. Per quanto riguarda Violence, Giuliano Mazzardi della MyGraveyard ha sempre sostenuto che è un album bellissimo ed anche per noi è così. Forse la registrazione troppo poco rifinita lo ha in qualche modo penalizzato.

- A&B -
Ascoltando il nuovo disco si ha le sensazione che la band abbia cercato un approccio diverso al songwriting. Ancora più complesso, stratificato e forse indiretto. Ed alla fine ne è uscito quello che possiamo tranquillamente definire "un capolavoro".
- Francesco Sozzi -
La presenza delle tastiere in questo disco ha influenzato molto il modo di comporre ed arrangiare i nuovi brani ed ha reso possibile l’inserimento di suoni ed atmosfere che non potevano essere riprodotte in altro modo. I brani sono caratterizzati da contaminazioni di ogni genere (sempre per rimanere fedeli all’argomento del brano stesso), dal punto di vista ritmico e sonoro, questo è il frutto di uno studio ed una ricerca che esce un po’ dai canoni metal, permettendoci di sperimentare nuove soluzioni.

- A&B -
Siete stati i primi nel nostro paese a proporre un epic metal dal taglio progressivo. C’è oggi una band che ha raccolto e sta raccogliendo la vostra pesante eredità ?
- Francesco Sozzi -
Non credo che sia un discorso di facile stesura, perché è vero che il genere è stato dichiarato dalla stampa come epico e progressivo, e forse per i primi due dischi poteva essere azzeccato, ma da War Tears in poi questa definizione non credo che basti più, ed io parlo da ascoltatore dato che suono nei Dark Quarterer da circa otto anni, quindi credo che sia difficile riuscire a parlare di eredità, solo per il fatto che nella musica della band possiamo sentire anche hard rock, ma anche atmosfere alla pink floyd, oppure il rock anni '70. Quindi è difficile anche poter dire che un gruppo suona nello "stile dei Dark Quarterer", dato che noi stessi suoniamo in più stili contemporaneamente.



- A&B -
Raccontateci la storia relativa a War Tears, vostro storico album ristampato lo scorso anno. Leggenda narra che il disco non usci’ mai in Italia a causa del fallimento dell’etichetta che doveva distribuirlo. C’è da fare chiarezza su questa vicenda ?
- Gianni Nepi -
War Tears non è mai arrivato in Italia per mancanza di un accordo tra l'etichetta tedesca ed il distributore italiano. Solo successivamente l'etichetta è fallita. Le uniche due cose che ci sono rimaste sono il master e ovviamente i diritti per l'uso.

- A&B -
Con gli anni, è innegabile che abbiate avuto qualche problema col ruolo di chitarrista. Ma pare che abbiate trovato un perfetto equilibrio con Francesco Sozzi. Quanto è stato importante il suo apporto in Symbols ?
- Gianni Nepi -
Francesco è con noi da quasi 10 anni il che non mi sembra davvero poco. Ci sono band che nemmeno durano 10 anni !!!! Per quanto riguarda la sua importanza basta ascoltare ogni momento dell'album per rendersi conto di quanto Francesco abbia creato (ed è il termine giusto) sia emotivamente che tecnicamente. Grande talento e (fondamentale) grande persona !!!

- A&B -
La Toscana oltre a voi ha sfornato altre ottime realtà del metal classico. Che ricordi avete dei vostri inizi e degli anni ’80, decennio che vide la vostra consacrazione e quella di band come ad esempio la Strana Officina ?
- Gianni Nepi -
Non avevamo nessun contatto con altre realtà perché non esistevano modi per averne, tranne che con i Domine che erano della stessa nostra città. Enrico e Riccardo venivano a sentire le nostre prove e noi andavamo a sentire le loro. L'unica "rivista" italiana che trattasse un po’ di metal erano le ultime 3 pagine di Rockerilla. Non c'era Internet, non c'erano contatti di nessun tipo e Piombino - Livorno sembrava una distanza infinita. Eravamo isolati dal mondo.

- A&B -
C’è un qualcosa del vostro passato artistico che non ripetereste oppure se ci sono stati, gli errori vi hanno insegnato qualcosa ?
- Gianni Nepi -
Dovevamo fare più concerti. Se l'avessimo fatto ci saremmo guadagnati un po’ di merito sul campo e forse saremmo arrivati agli anni '90 con un po’ più di popolarità. Questo è l'unico rimpianto che speriamo di colmare in questi anni.

- A&B -
Ultima domanda. Dovete consigliare ad un ragazzo cinque dischi metal fondamentali. Chi mettereste in lista ?
- Francesco Sozzi -
Power Slave (Iron Maiden), Vulgar Display Of Power(Pantera), Symbolic (Death), Images And Words (Dream Theater), R.I.P.(Megadeth).

- A&B -
Grazie a voi per il vostro tempo e per la vostra pazienza ma sopratutto per la vostra musica.
- [Dark Quarterer] -
Grazie a voi. Ciao.
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