Home Recensioni Album Otiòp - Otiòp

Otiòp
Otiòp

Sono poche le informazioni a disposizione di questo interessante gruppo che porta il nome Otiòp, e ve le scioriniamo di seguito: sappiamo che sono di Lanciano, Chieti, e che questo che analizziamo di seguito è il loro disco omonimo di debutto. Un album di non facile digeribilità ma allo stesso tempo affascinante e ben prodotto, dove il quartetto abruzzese spazia con grande disinvoltura tra cavalcate math/prog rock come nell'opener "A c delinquente" - dove ad una ritmica schizzata e dinamica si affianca una parte di tastiera che crea la linea melodica - alla più atmosferica e quasi jazzata "Soixante-dix hatelettes, con questa volta la chitarra elettrica a primeggiare sul resto della strumentazione. Gli Otiòp già nelle prime due tracce fanno emergere tutto il loro amore per formazioni strumentali come i nostrani Zu oppure i nord europei Hella, aggiungendo qua e là brevi parti cantate, ma, sopratutto, è l'ampio utilizzo di tastiere e pianoforti a dare quel tocco di originalità all'insieme, sfornando in episodi come "Ci dobbiamo fermare" anche tratteggiature musicali tra lo space rock ed il metal; tutto il lavoro è permeato da un piglio sperimentativo che consente ai quattro di spaziare davvero su tutti i generi e la tecnica esecutiva di alto livello offre all'ascoltatore anche ottimi e piacevoli momenti di rock alternativo, nel senso più letterale del termine. I ritmi dispari di "La spada di Damocle" sono indicativi in tal senso, ma è in brani come "Otiòp" che emerge prepotentemente l'anima della band: tra bassi pulsanti, tastiere dal suono spaziali e percussioni folli che trovano il loro Zen in continui cambi di tempo.

Otiòp è quindi un disco sì ostico, ma altrettanto allettante per chi ha orecchie allenate nei confronti di un rock destrutturato e pieno di contaminazioni e riesce a fare a meno di una linea vocale. Decisamente interessanti.

75/100


Ivan Abbonizio: Basso e voce
Tony "Death" Berardinucci: Chitarre
Davide Di Virgilio: Batteria e percussioni
Massimo Giallonardo: Tastiere

Anno: 2011
Label: Autoprodotto
Genere: Alternative Rock/Instrumental

Tracklist:
01. A c delinquente
02. Soixante-dix hatelettes
03. Ci dobbiamo fermare
04. The dance of ghosts I
05. The dance of ghosts II
06. Labruclin
07. Otiòp
08. La spada di Damocle
09. Fake african landscape

Banner

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin”. Se vuoi saperne di più sull’utilizzo dei cookie nel sito e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie .

Accetto i cookie da questo sito.