Su questa piattaforma ma sicuramente anche altrove, negli ultimi 2 anni ci siamo trovati a recensire diversi lavori dei Dark Quarterer.
Vuoi che la band nel 2008 dopo 6 anni di silenzio è tornata in grande stile con l’album Symbols, vuoi che la My Graveyard Productions si è impegnata per la realizzazione di alcune ristampe davvero ottime dei loro primi album, la band di Piombino ha goduto in questi 24 mesi di una visibilità mediatica abbastanza massiccia, soprattutto on-line, facendo cosi riscoprire anche ai più giovani la musica di una delle formazioni seminali della musica dura nostrana. Ecco, torniamo un secondo alle recensioni: quanto si parla del loro sound, vi sarà capitato spesso di leggere termini come “originale”, “sontuoso”, “maestoso”, “epico” ecc.ecc., e quando si è parlato della qualità dei loro pezzi, nessuno si è mai tirato indietro ad elogiarli con parole assolutamente entusiastiche. Nessun motivo di particolare simpatia preconcetta o lavoro di arruffianamento nei confronti di Gianni Nepi e soci, e mi sento di dire anche per i colleghi di altre webzine, nessun lavoro di arruffianamento nemmeno nei confronti dell’etichetta di proprietà di Giuliano Mazzardi, ma solo grande stima e assoluta obbiettività, e tantissimo rispetto per quello che è storia. Premessa doverosa questa, per chi si appresta a leggere le righe che seguono. Arrivati lo scorso anno a festeggiare quindi i primi 35 anni di carriera, "Under a Spell" è il primo DVD ufficiale della formazione toscana, che vede ripreso per intera la performance dello scorso 20 giugno presso il Teatro Concordi di Campiglia Marittima (Livorno), davanti ad una platea formata per lo più da addetti stampa, giornalisti (per dovere di cronaca, il management dei Dark Quarterer aveva invitato anche il sottoscritto a nome di A&B, ma per motivi geografici ho dovuto declinare a malincuore l’invito) e fan “intimi” del combo. Passando subito a visionare il video dal punto di vista tecnico, va detto che "Under a Spell" è un ottimo prodotto sotto ogni punto di vista: l’audio supporta un Dolby Digital 5.1 e anche il video è ripreso con qualità molto elevata, la regia varia in più occasioni e tende a sovrapporre le immagini proiettate nel maxi schermo dietro al palco a quelle della band rendono meno statica la visione anche ad un pubblico poco avvezzo a 2 ore abbondanti di concerto (con pochissime pause di sorta tra un brano e l’altro). Unico vero neo di questa ripresa digitale quindi, va ricercato nella pressoché totale assenza di extra: infatti nel DVD troverete si il concerto in forma integrale (con solo qualche piccolissimo taglio di tanto in tanto), ma come contenuto bonus è presente solo una clip di 5 minuti con ringraziamenti vari ai presenti e chi ha lavorato duramente alla riuscita della serata. Non vogliamo giudicare gli sforzi profusi dalla My Graveyard Productions per questa produzione (tra l’altro la prima nel campo digitale), ma a mio personalissimo parere, sarebbe bastata anche un’intervista in loco alla band, un brano extra da qualche altro concerto o una galleria fotografica, per rendere ancora più allettante e “definitiva” questa uscita. Resta comunque un difetto marginale e di poca importanza di fronte alla performance qui sciorinata. Infatti Nepi, Nonci, Sozzi e Longhi qui regalano momenti di pure magia dividendo la setlist in maniera intelligente e netta: la prima parte è completamente dedicata alla riproduzione totale di "Symbols", mentre tutta la seconda parte della tracklist è sostanzialmente un best of che presenta in versioni assolutamente al fulmicotone di alcuni classici come ”Retributioner”, ”Deep Awake” e la conclusiva ”Last Song”. Questo DVD resta quindi un manifesto video assolutamente imperdibile per tutti i fan storici che ci sono stati e sono mancati all’evento, ed è considerabile anche come un piccolo classico digitale dell’underground italico, fatto di canzoni davvero stupende è che hanno marchiato indelebilmente la scena Heavy del nostro paese. Bella la copertina, forse anche il book all’interno fatto di sole 4 pagine con note storiche e ringraziamenti vari, poteva essere arricchito con qualche foto in più. Under a Spell quindi, da grande continuità a questa seconda fase della carriera dei Dark Quarterer, confermando le voci di chi vede in loro un live act ancora più avvolgente e coinvolgente di quelli degli anni ’80, donando 120 minuti di musica di livello assoluti che andiamo a promuovere ancora una volta con voti altissimi ed alla quale ci sentiamo solo di imputare solo un contorno troppo povero, ma se ci fosse stato anche quello, avremmo per l’ennesima volta accostato il nome dei Dark Quarterer al “quasi perfetto”. Si, anche questo termine l’avrete letto spesso nelle recensioni a loro dedicate.
80/100
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Gianni Nepi : Voce, basso Francesco Sozzi: Chitarra Francesco Longhi : Tastiere Paolo Ninci : Batteria
Guest: Alice Bertoncini : Voce in “The Blind Church”
Anno: 2010 Label: My Graveyard Productions Genere: Epic/Heavy Metal
Tracklist: 01. Wandering in the Dark 02. Ides of March 03. Pyramids of Skulls 04. The Blind Church 05. Shadow of the Night 06. Crazy White Race 07. Dark Quarterer 08. Colossus of Argill 09. Retributioner 10. Lady Scolopendra 11. Deep Wake 12. Last Song
Sito web: Dark Quarterer Dark Quarterer @MySpace
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