Ahimè, nonostante questo CD sia un mezzo capolavoro di Rock duro, il suo arrivo nei negozi a pochi mesi dall'avvento dell'alternative e del Grunge non diede al possibilità a questa eccellente band di emergere, non riuscendo mai veramente ad arrivare oltre i confini nazionali, facendo diventare di conseguenza sia questo album che Stretch of the Imagination (1991, poco prima dello scioglimento) due oggetti da collezionismo tra i cultori. Oggi però grazie all'italiana My Graveyard Productions ambedue i dischi son tornati in commercio e sopratutto questo lo fa con una confezione assolutamente imperdibile. Infatti nella ristampa, oltre che alle 8 tracce originali del lavoro, c'è anche Blood & Honour, il demo sopracitato che registrarono nel 1985 ed un bonus DVD con due esibizioni riprese da telecamere amatoriali tra il 1986 ed il 1987 in due diverse manifestazioni a Melbourne. Per quanto riguarda le canzoni c'è poco da dire: in perfetto bilico tra Metal classico alla Iron Maiden e Judas Priest e Power americano, i Taramis han confezionato un lavoro granitico, poetico e con pochi rivali nel suo campo. Dalla cavalcata "Lord Of The Blackfields" introdotta "Fur Elise" di Beethoven passando alla schizzata "Doesn’t Seem" che vede duellare chitarra e sezione ritmica in un crescendo epico arrivando fino alla crepuscolare e bellissima ballata "Path To Aquilonia", non c'è un motivo che uno per farsi sfuggire questo che è uno dei migliori debutti che l'Heavy Metal abbia mai sfornato. In definitiva, Queen of Thieves non solo non risente dell'usura del tempo, ma con questa ricchissima reissue la speranza e quella che venga riscoperta una band commercialmente sfortunata ma capace di tenere testa alle realtà anglosassoni e statunitensi che in quei anni, erano già creativamente in declino. Applausi. 95/100
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Shane Southby: Voce Anno: 1991/2009 Sul web: |