
Una trama complessa ed una ardua prova di recitazione. E’ questa la sfida che Mariella Pizziconi, autrice e regista di “Quintopiano” ha voluto concedersi, sfidando regole e spazi fisici e creando un bizzarro crescendo di situazioni imprevedibili.
“Quintopiano” è un’opera difficile: sul palco, in contemporanea, si dipanano due situazioni diverse, due famiglie divise da un piano (una vive al quarto ed una al quinto di un caseggiato romano), ma sulla scena sono proposte l’una accanto all’altra e solo il sapiente gioco di luci riconduce la narrazione all’uno o all’altro contesto. Un ardito arrangiamento che obbliga gli attori ad interagire non affiancati, ma rivolgendosi alcuni verso il basso ed altri verso l’alto, creando un impatto visivo surreale, ma indubbiamente efficace. Lo spettacolo è uno spaccato, neanche tanto inconsueto, della difficile convivenza condominiale, ed in questo turbinio di dispetti, accuse, provocazioni, prendono vita, oltre alle due coppie di protagonisti, altri caratteristici personaggi: Elide, la padrona di casa e boss del quartiere, l’indolente portiere siciliano, ed un giovane ragazzo opportunista. Un grande caos intervallato con un elemento di rottura: gli stacchi musicali tratti da opere di Verdi e Rossini, che arricchiscono la narrazione generando improvvisate performance canore (in playback) e disordinate coreografie. La rappresentazione non si propone come una mera narrazione, anche se in chiave a volte comica, altre drammatica, dei contrasti tra vicini di casa, ma scava oltre gli eventi apparenti, affrontando il tema della malattia, della solitudine, della ricerca dell’amore. Tante emozioni sublimate dal cast di “Quintopiano”, composto da attori di talento quali Maurizio Greco, Simona Ciammaruconi, Rita Pasqualoni, Romano Talevi, Rita Gianini, Andrea Scaramuzza e Gabriele Profumo, che, come evidenzia la regista, è stato scelto con estrema attenzione per creare personaggi particolarissimi e fortemente caratterizzati, capaci di esaltare le nefaste conseguenze della convivenza a stretto contatto, propria degli agglomerati urbani. “Quintopiano” è uno spettacolo audace, che riesce a far ridere ed anche indignarsi, caustico nella narrazione e tragico nel finale. Cornice adeguata per una pièce così particolare è il grazioso Teatro Hamlet, che con la sua sala disposta in modo avvolgente, riesce a creare l’adeguata distanza spaziale, ma non emotiva, con il pubblico.
Questa recensione si riferisce alla rappresentazione dell'8 marzo 2025. |
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QUINTOPIANO spettacolo scritto e diretto da Mariella Pizziconi
Con Maurizio Greco Simona Ciammaruconi Rita Pasqualoni Romano Talevi Rita Gianini Andrea Scaramuzza Gabriele Perfumo Aiuto Regia Serena Canali Abiti Pizzuti Boutique
In un palazzo di Roma due famiglie si fanno la guerra. Capita tra vicini. Elide, la boss del quartiere e proprietaria anche di quasi tutto il caseggiato ,prova a mettere pace ; non perché sia buona ,anzi, è cattivissima, ma perché vuole stare tranquilla e riscuotere gli affitti senza problemi. Le cose si evolvono improvvisamente : esplode addirittura l’amore: una passione cieca e inaspettata che crea ancora più problemi. Ormai è un crescendo di colpi di scena. Un viavai di esseri inquieti e fuori di testa. Non finirà bene ,no, proprio no. (Fonte: comunicato stampa)

TEATRO HAMLET Via Alberto da Giussano 13 Roma (Pigneto) www.teatrohamlet.it Per info e prenotazioni:
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