Aspide. Gomorra in Veneto
Roma, Teatro Spazio Diamante, 22 luglio 2024

Di mafia non si parla mai abbastanza perchè, se la conoscenza ci rende liberi, il sapere come operano le organizzazione criminali e come possono infiltrarsi in un territorio “sano” può aiutare a creare gli anticorpi nei confronti di questa piaga. "Aspide. Gomorra in Veneto", è uno spettacolo che va in questa direzione; scritto dal premiato drammaturgo Tommaso Fermariello e interpretato da due giovani e talentuose attrici (Gioia D’Angelo e Martina Testa) ha avuto il patrocinio dall’Associazione “Libera contro le mafie”.

"Aspide. Gomorra in Veneto" racconta una vicenda realmente accaduta basandosi sugli atti del relativo processo. Approfittando della crisi economica iniziata nel 2008 alcuni affiliati al clan dei Casalesi, distrussero la vita a circa 130 imprenditori del nord Italia, strappando loro con intimidazioni, usura, violenza, tutti i loro averi, arrivando a spingerne alcuni al suicidio.
Lo spettacolo, utilizzando brani tratti dai documenti dell’indagine e del processo, ricostruisce la vicenda attraverso il racconto di due donne: la moglie di uno degli imprenditori coinvolti (diventato poi un testimone di giustizia) interpretata da Martina Testo ed una giornalista (Gioia D'Angelo) incaricata di scrivere un pezzo su quegli episodi che tanto sconvolsero il tessuto sociale del nord-est.
Pochissimi gli elementi di scena, solo un fascio di luce, avvicendato su l’una e sull’altra donna, dà continuità alle due narrazioni, così diverse tra loro eppure fatalmente intrecciate. Proprio questa alternanza di dialoghi rende maggiormente assimilabile allo spettatore la narrazione: drammatici quelli della moglie (quindi sapientemente interrotti quando l’emozione diventa troppo violenta) più asettici quelli della giornalista (anche se non privi anche questi di pathos).
La pièce, inserita nella programmazione del Roma Fringe Festival e quindi concorrente al concorso, non solo spiega i meccanismi con cui operano le organizzazioni mafiose, ma mette anche in luce la disperazione di chi non riesce più a svolgere onestamente la propria attività, schiacciato sotto il peso dei debiti e delle responsabilità, specie verso la propria famiglia e quella dei dipendenti.
Uno spettacolo forte nei contenuti e nella narrazione. A volte crudo nel proporre la realtà, ma certamente coinvolgente ed istruttivo, capace di assolvere ad uno dei compiti più "elevati" del teatro: fare cultura e divulgazione rimanendo saldamente ancorato alla società ed ai tempi.





Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 22 luglio 2024.

ROMA FRINGE FESTIVAL

Aspide. Gomorra in Veneto

drammaturgia di Tommaso Fermariello
con Gioia D’Angelo, Martina Testa
tecnico audio e luci Alberto Maria Salmaso
produzione Archipelagos Teatro

Torna il ROMA FRINGE FESTIVAL dal 15 al 28 luglio 2024. Ad ospitare gli spettacoli saranno: Teatro Vascello e Spazio Diamante. La serata finale del 28 luglio invece, si terrà presso il Teatro India. Si alterneranno 21 spettacoli provenienti da tutta Italia, 21 compagnie dunque, per altrettante drammaturgie inedite e traduzioni di testi stranieri poco conosciuti dal pubblico italiano, per accendere i riflettori sul teatro indipendente.
Come ogni anno, il Roma Fringe Festival porta in scena una fetta importante delle tendenze teatrali contemporanee, uno specchio fedele del mondo che stiamo vivendo: si parla di nuovi futuri e nuovi orizzonti, con uno sguardo lucido che passa attraverso sperimentazioni e inediti linguaggi, tra tradizione e ricerca, proponendo originali forme e inaspettati messaggi. Il Fringe di Roma – diretto da Fabio Galadini – parte dal basso perché si basa sulla convinzione che tutti, al di là del sostegno pubblico possano e debbano creare ogni giorno, per tutto l’anno.
Anche quest’anno la selezione degli spettacoli che porterà a decretare il vincitore del premio Miglior Spettacolo Roma Fringe Festival 2024 si dividerà in due fasi. Nella prima fase verranno valutati tutti gli spettacoli in scena dal 15 al 28 luglio sui palchi del Vascello e Spazio Diamante, fino a decretare i 3 finalisti. In questa prima fase la giuria sarà composta dai direttori (o loro delegati) dei 12 teatri che aderiscono a Zona Indipendente, una rete di teatri dislocati su tutta la penisola che si sono messi in gioco per creare una rete Fringe nazionale. Saranno loro ad attribuire i premi del Roma Fringe Festival come Miglior Regia, Miglior Drammaturgia, Speciale Off, Miglior Attrice, Miglior Attore.
I 3 spettacoli scelti come finalisti avranno a disposizione una ulteriore replica, nella finale che si terrà al Teatro India il 28 luglio, di fronte a una giuria selezionata cui spetterà il compito di assegnare il premio come Miglior Spettacolo Roma Fringe Festival 2024. La giuria della finale sarà composta da: Manuela Kustermann (Presidente) Galatea Ranzi, Raffaella Azim, Pierpaolo Sepe, Giancarlo Fares, Valentino Orfeo, Pasquale Pesce ( Fondazione Alessandro Fersen). Tutti i premi di categoria verranno annunciati durante la finale del 28 luglio. A uno dei 3 spettacoli finalisti verranno consegnati il Premio Alessandro Fersen assegnato dalla Fondazione Alessandro Fersen e il Premio della Critica assegnato da critici e giornalisti accreditati presieduti da Katia Ippaso.
Lo spettacolo a cui verrà assegnato il premio come Miglior Spettacolo Roma Fringe Festival 2024, vincerà una tournée di 12 date italiane presso i teatri del circuito Zona Indipendente, che ospiteranno lo spettacolo vincitore nella stagione 2024/2025.
www.romafringefestival.it
(Fonte: comunicato stampa)

Spazio Diamante
Indirizzo: Via Prenestina, 230/B
Roma
Telefono: 06 2785 8101


Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin”. Se vuoi saperne di più sull’utilizzo dei cookie nel sito e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie .

Accetto i cookie da questo sito.