Primo spettacolo della nuova stagione teatrale nell’intimo Teatro Spazio 18b di Roma, ‘Vuoti’ di Claudio Massimo Paternò, racconta, avvalendosi di metafore ed allegorie, gli attuali, effimeri trentenni.
‘Vuoti’ rappresenta esattamente la mancanza di contenuto, involucri senza nulla dentro, così sono raffigurati i giovani contemporanei: privi (o privati) di prospettive, senza futuro, alla ricerca di qualcosa difficile da definire, spogliati di una specifica identità e sopraffatti dalla società in cui vivono. I due personaggi in scena, un uomo ed una donna ispirati ai protagonisti di ‘Aspettando Godot’, sono figure estreme nell’abbigliamento, nei modi, nei ragionamenti; eccentrici e puerili, in continua contesa di una bottiglia il cui contenuto potrebbe placare, almeno temporaneamente, le loro ansie. Lo spettacolo è contorto ma gradevole, i due protagonisti generano empatia così presi nei loro complicati ed aulici ragionamenti sulla vita, eppure aggrappati ad una corda aggrovigliata ai loro corpi, dalla quale non riescono a staccarsi, tantomeno a spezzarla. Muovendosi sul palco disadorno, arredato solo con un lungo cordone che ricopre tutto il pavimento, Ilaria Pigliautile e Francesco Rinaldi, col viso truccato di bianco, volteggiano, cadono, si rialzano, provano a volare, simboleggiano garbatamente con la loro misurata mimica, l’altalena della vita ed il groviglio dei loro ragionamenti. Una regia sobria per una rappresentazione con forti simbologie e qualche momento di ilarità, piacevole da vedere e capace di rappresentare con leggerezza ed un pizzico di ironia le ansie di una generazione.
Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 12 ottobre 2024. |
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VUOTI
Di Claudio Massimo Paternò
Con Ilaria Pigliautile Francesco Rinaldi Regia Claudio Massimo Paternò
Una produzione MTTM - Micro Teatro Terra Marique - APS
Anteprima di stagione al Teatro Spazio 18b, l’11 e 12 ottobre, con VUOTI di Claudio Massimo Paternò della Compagnia Micro Teatro Terra Marique. Micro Teatro Terra Marique è tante cose. È associazione di promozione sociale, centro culturale, centro studi e di formazione, residenza artistica, compagnia teatrale, casa editrice e discografica con sede a Perugia. Vuoti è un’allegoria della condizione contemporanea dei trentenni: inattivi, inoccupati, disoccupati, alla ricerca di una propria identità, senza punti di riferimento, schiacciati dalla società, soli, vuoti; in cerca di qualcosa che allo stesso tempo li riempia di contenuti effimeri e li svuoti dalle proprie ansie. In scena due personaggi, ispirati ai personaggi beckettiani di Vladimiro ed Estragone di “Aspettando Godot”, figure eccentriche, infantili e naif e una bottiglia (metafora di noi stessi). I due sempre in confronto tra loro, tra contrasti e punti in comune sono in attesa di soddisfare le proprie necessità. Tuttavia l’azione gira intorno alla bottiglia, protagonista/non protagonista. Nel gioco di metafore il tutto rappresenta, allora, la dinamica contorta, spesso contraddittoria, che ognuno ha dentro: un costante groviglio di pensieri, idee, paure, esaltazioni, gioie e dolori. (Fonte: comunicato Stampa Maresa Palmacci)
Teatro Spazio18B via Rosa Raimondi Garibaldi 18B ZONA GARBATELLA, ROMA www.spazio18b.com
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Costo Biglietti: UNICO 18€ / RIDOTTO 13€ Tessera Associativa 2€ Prenotazioni Wapp. 333.3305794 Tel. 06.92594210
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