Coinvolgente narrazione firmata da Domenico Loddo, con la regia diligente di Christian Maria Parisi e la vissuta interpretazione di Silvana Luppino.
“Dora in avanti”, storia della giovane Dora Kieslowsky è uno spaccato sull'esistenza umana e sulle sue tragedie. Il testo, almeno nella prima parte, è in bilico tra il gioco serio e l'introspezione profonda. Nella quasi intima atmosfera del Teatro Kopò, gli spettatori vengono trascinati all’interno della narrazione, travolgendo la quarta parete, in un tangibile coinvolgimento non solo materiale ma anche emotivo. Dora, racconta la sua vita in un crescendo di drammaticità, trasformandola in spettacolo, con un costante ed inesorabile avanzare e regredire tra passato e presente, metafora dell’altalena posta al centro del palco. Il personaggio di Dora Kieslowsky rappresenta le sconfitte e i fallimenti umani; una vita segnata da forti dolori narrati dalla protagonista con rabbia e lucidità, offrendo al pubblico un’occasione per riflettere sui propri vissuti personali e sulle battaglie quotidiane contro le avversità, il tutto sottolineato da una canzone che si ripete ininterrottamente. Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 17 febbraio 2024. |
Dora in avanti Teatro Kopò Info e prenotazioni:
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