Il “famoso” ispettore Drake di Scotland Yard è di nuovo alle prese con un intrigato omicidio da risolvere ed il fido sergente Plod, anche questa volta, fornisce il suo inestimabile contributo alla risoluzione della complicata vicenda.
Il Teatro degli Audaci, dopo il successo de L'ispettore Drake e il delitto perfetto propone un nuovo episodio della saga del famigerato detective. In questa brillante e surreale commedia, rappresentata per la prima volta in Italia, il magnate del petrolio John Johnson viene rinvenuto cadavere con una enorme spada conficcata nella schiena: evidentemente è stato ucciso, ma non sempre le cose sono come appaiono (specie quando intervengono sul posto il celebre poliziotto ed il suo fedele sergente). Tra flashback, colpi di scena, trovate incredibili ed incursioni di storie assolutamente fuori contesto, la vicenda si dipana in un crescendo di assurdità e risate, a conferma degli stereotipi tanto cari all’autore David Tristram (il detective incompetente, il sergente poco intelligente, le donne ammaliatrici, personaggi caratterizzati all’estremo). Commedia divertente con un humor molto inglese e che promette due ore di spensierata allegria. Ingegnose alcune trovate dell’adattamento teatrale del regista Flavio De Paola dove lo spettatore diventa un elemento della commedia stessa, attento ascoltatore della narrazione del sergente Plod e quasi coinvolto nella risoluzione del giallo. Uno spettacolo surreale dove tutto può succedere; anche l’incredibile si materializza nell’accogliente salotto inglese ricostruito sapientemente sul palco dove troneggia al centro uno strano divano che si rivela elemento decisivo in alcuni passaggi dell’indagine. La collaudata compagnia del Teatro degli Audaci dimostra tutto il suo affiatamento ed i personaggi, portati all’eccesso in ogni loro atteggiamento, rispecchiano perfettamente tutto lo spirito dell’opera. L’imperturbabile Plod (Emiliano Ottaviani) è il personaggio che maggiormente incarna l’essenza della rappresentazione, le sue trovate sono talmente assurde da sfiorare l’impossibile, ma vengono proposte con tale convinzione e naturalezza da instillare nell’ispettore il dubbio della loro reale possibilità di accadimento. Drake (interpretato da un Flavio De Paola un po’ sottotono, forse non proprio in perfetta salute, ma assolutamente capace di gestire ed “incorporare” nella scena gli improvvisi attacchi di tosse) tenta di emulare Sherlok Holmes copiandone la presunzione, ma non certo le capacità deduttive. Gli altri due artisti in scena interpretano diversi personaggi, dimostrando spiccate capacità camaleontiche e dando vita a scenette esilaranti, anche queste farcite di innumerevoli non sense. Uno spettacolo dove l’assurdo la fa da padrone, divertente proprio per il suo surrealismo anacronistico, ricco di trovate quasi impensabili, frutto della fervidissima fantasia e creatività dell’autore; un’immersione in un universo parallelo dove l’impossibile non esiste. Finale assolutamente imprevedibile, sia per quanto riguarda la risoluzione dell’omicidio, sia per l’evolversi del ruolo dei personaggi. C’è tempo fino al 21 gennaio per provare al Teatro degli Audaci una full immersion nell’incredibile. |
L'ispettore Drake e la vedova nera Di David Tristram Traduzione ed adattamento: Serena Renzi Con Regia Flavio De Paola
Teatro degli Audaci |