La web star romana Leonardo Bocci si allontana dal suo collaudato repertorio per approdare in teatro.
Un one man show dove il protagonista, discostandosi dalla sua consueta antologia social, propone una nuova versione di sè, esibendosi, da solo, sul palco del Teatro degli Audaci. La rappresentazione segna quindi un nuovo inizio per l’attore capitolino che racconta la propria vita, evidenziando i problemi della sua generazione e avviando profonde riflessioni, utilizzando la sua consueta ironia ed il suo personale stile. La parlata romanesca, elemento peculiare di Bocci, dona allo spettacolo, ed agli argomenti trattati, un tocco “verace”: le parolacce, usate anche da “rafforzativo” per alcuni concetti (non solo ingrediente praticamente onnipresente nello slang capitolino) sono largamente utilizzate, a volte, forse anche in modo un po’ eccessivo. AO vuole raccontare la vita del suo protagonista in un percorso che partendo dalla sua esperienza social, approda ad un teatro un po’ più impegnato. In primo piano la famiglia che viene ricordata da Bocci nelle sue poesie, nelle foto proiettate sullo sfondo, nella narrazione di episodi dell’infanzia e dell’attualità. Ma non è solo la famiglia ad essere scandagliata. In poco più di un’ora di rappresentazione il protagonista si sofferma su molti temi, anche troppi, in un pot-pourri di ricordi, ambizioni, affetti, politica, attualità, il tutto infarcito con proiezioni, canzoni, coinvolgimento del pubblico, declamazione di brani. Ne deriva uno spettacolo gradevole, ma leggermente schizofrenico. L’ironia iniziale, molto apprezzata dagli spettatori, lascia man mano il posto all’impegno sociale e l’atmosfera cambia completamente. E’ proprio questo scivolare dal divertente al serio che spiazza un po’ lo spettatore che, pensando di andare a vedere uno spettacolo potenzialmente comico, si ritrova catapultato in temi di impatto emotivo, affrontati non con la consueta ironia che contraddistingue Bocci, ma con gravità ed attenzione, arrivando, a fine spettacolo, quasi ad enunciare un “sermone da opinionista” che, seppure apprezzabile nei contenuti, stride con la leggerezza della prima parte della pièce. Un’abbondante ora di spettacolo stando da soli sul palco non è certamente semplice da gestire e l’attore romano non si risparmia cercando di offrire un’opera dove sfodera tutto il suo repertorio, cantando, recitando, intrattenendo il pubblico con piccole incursioni nella stand up comedy, ma il risultato, seppure piacevole, lascia un po' interdetti.
Questa recensione di riferisce alla rappresentazione del 6 ottobre 2023. |
AO Teatro degli Audaci |