“Show Girl”, di e con Alessandra Silipo e Susanna Lauretta, è una rappresentazione variopinta e burlesca, strutturata su un’accurata ricerca storica che narra di tante donne, le cui gesta (nel bene e nel male) sono passate inosservate o lasciate nel dimenticatoio. Una carrellata di personaggi femminili per uno spettacolo ideato ed interpretato da donne, per celebrare il loro genere. Non un decadente scivolone nei luoghi comuni (non si parla di patriarcato, nè di femminismo), ma una riesumazione dall’oblio di personaggi che hanno caratterizzato la storia e la cultura mondiale, ma che la grande ombra degli uomini, loro contemporanei, ha offuscato.
Lo spettacolo comincia in un modo un po’ cruento, narrando le gesta (se così si possono definire) di due assassine seriali: la saponificatrice di Correggio e l’infermiera inglese Lucy Letby; per poi spostare l’attenzione verso scienziate, ricercatrici, menti geniali che non hanno avuto alcun riconoscimento per il loro lavoro e che, anzi, in molte occasioni, sono state “sfruttate” dagli uomini con cui hanno collaborato. Tante figure femminili alle quali viene rivolto un tributo ricordandone le gesta e questa operazione di reminiscenza, viene attuata nei modi più inusuali: attraverso quiz, giochi con il pubblico, interviste impossibili, gag.
Rappresentazione scoppiettante nella quale le due protagoniste ballano, cantano, interagiscono con il pubblico in sala, cambiano vertiginosamente accessori di abbigliamento, saltellano su un palco stracolmo di oggetti vari disseminati intorno ad un divano in vista al centro del palcoscenico. Un vortice nel quale lo spettatore viene risucchiato, senza momenti di pausa, in un funambolico miscuglio di tante informazioni, battute, ammiccamenti, ricordi.
Bucando totalmente la quarta parete, lo spettacolo, in alcuni momenti, sembra quasi spostarsi in sala coinvolgendo gli ignari spettatori che diventano, loro malgrado, parte dell'opera stessa. Vulcaniche le due interpreti, dotato di grande simpatia il pianista (Raffaele La Pegna) quasi vittima immolata alle due frizzantissime protagoniste. La rappresentazione diventa così una piacevole esperienza durante la quale Alessandra Silipo e Susanna Lauretta alternano comicità ad attimi di riflessione, giochi a canzoni esibite dal vivo, frivolezze ad approfondimenti storici. Forse nello spettacolo c'è un po' troppa roba, buttata dentro quasi alla rinfusa, ma nel complesso il risultato è estremamente gradevole.
Molto apprezzato il bicchiere di vino offerto agli spettatori all’ingresso in teatro.