La celebre storia d'amore tra Lancilloto e Ginevra viene proposta in una interessante ed originale versione nello spettacolo in scena fino al 19 marzo al Teatro Basilica.
Non il solito amore narrato da grandi poeti e scrittori, ma una lettura diversa, che nell'indagare il mondo dei romanzi cortesi e delle gesta dei cavalieri ne estrapola e condivide i valori per i quali si lotta e si muore, rimandandone una immagine più contemporanea e, per alcuni aspetti, più reale. La vicenda di Lancillotto e Ginevra è conosciutissima, anche Dante ne racconta nella sua Divina Commedia (ed in questa versione teatrale gli autori non mancano di richiamare proprio un passaggio dell'opera del Sommo Poeta ricordando il ruolo di Galeotto), un amore che innesca un processo che porta alla caduta del regno di Artù. In questa messa in scena di Ortoleva gli ingredienti essenziali ci sono tutti: l'armatura del cavaliere che si frantuma in pezzi che si disperdono sul palco, le difficoltà da superare per raggiungere l'anelato bene, l'amore (anche carnale) che muove le azioni, la nudità come vergogna, l'espiazione. Rappresentazione particolare, dove le luci giocano un ruolo cruciale creando zone d'ombra che accentuano il clima di mistero. L'utilizzo di un linguaggio contemporaneo alternato a monologhi in rima riesce a collocare la narrazione in un tempo indefinito che potrebbe essere l'epoca dei Cavalieri della Tavola Rotonda o l'attuale momento storico. Leda Kreider e Edoardo Sorgente vestono i panni dei due protagonisti (peraltro indossando abiti moderni) con grande passione. Non solo la voce, ma ogni muscolo del loro corpo evidenza le emozioni vissute, alternando momenti di recitazione concitata ad attimi più intimistici, il tutto muovendosi in uno spazio disadorno e quasi sempre in penombra. Spettacolo che attraverso la drammaturgia porta avanti un'azione di demistificazione dell'aura che circonda la teoria cortese, riportando il mito in un alveo più umano e meno celestiale. L'intento è sicuramente raggiunto, forse potrebbero restare delusi gli appassionati del mondo idealizzato dall'epos del ciclo bretone. Questa recensione si riferisca alla rappresentazione del 17 marzo 2023. |
Lancillotto e Ginevra Teatro Basilica |