Chi non ricorda la "banda della magliana" che imperversò a Roma ed Italia per decenni?
Dimenticate tutto questo ed immergetevi in quasi due ore di comicità al Teatro Trastevere con un'altra banda che con quella ben più famosa e che i nostri protagonisti vorrebbero emulare, non ha proprio nulla a che vedere. Siamo negli anni '90, alla periferia della capitale (Acilia, storicamente prima borgata romana), quattro giovani disoccupati (Alì, Barabba, Mozart, Tonno i loro soprannomi), già noti alla Questura, si ritrovano giornalmente in un bar per discutere dei loro progetti criminali sperando di realizzare il "colpo" della loro vita che li renderà ricchi e famosi. Con questo intento riescono ad infilarsi in una serie di situazioni grottesche che non solo li metteranno seriamente nei guai, ma arriveranno a rischiare la loro vita a causa della loro inesperienza ed incapacità. La Banda della Marana rappresenta uno spaccato degli anni novanta, di chi viveva ai margini della grande città e ne subiva il fascino. Tutti gli attori sul palco (i 4 pseudo gangster, il barista, un avventore del bar, una giovane prostituta, un criminale incallito) rappresentano perfettamente il periodo storico. Tutto è curato: i gesti, i vestiti, le abitudini, la parlata romanesca. Uno spettacolo incalzante, con battute e gags a ripetizione. Giochi di luce ed ombre per raccontare momenti temporalmente differenti, e, cosa non da poco per un piccolo teatro dove lo spazio sul palco è inevitabilmente limitato, una curatissima scenografia. Con la Banda della Marana si ride e ci si diverte con leggerezza per quasi due ore. I romani apprezzeranno il dialetto utilizzato, ma non "forzato" e la gestualità tipica dei bulli. I non romani scopriranno la "popolanità" delle periferie di una città dai mille risvolti. Lo spettacolo resterà in scena al Teatro Trastevere fino al 9 gennaio 2022 proponendo anche una replica per la sera di Capodanno. |
La Banda della Marana
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