La storia è tutta narrata in prima persona dal protagonista e, in alcuni momenti, si fa un po' fatica a seguire gli eventi anche perchè i vari personaggi che entrano nella vicenda sono tutti interpretati da Massimiliano Ferretti che, repentinamente, cambia voce per dare vita ai suoi immaginari interlocutori. Sicuramente questo frequente cambio di persona riesce a dare un po' di movimento allo spettacolo che, basandosi prioritariamente sul racconto che fa il protagonista della sua esperienza, a momenti risulta un po' statico anche per il tono cantilenante usato nella narrazione. Elemento simpatico è rappresentato invece dalle incursioni femminili in scena (Caterina Lambiase), con la rappresentazione di due donne molto caratterizzate, ma in grado di creare un diversivo e strappare qualche risata al pubblico. Una commedia particolare, a momenti complicata del suo dipanarsi e con qualche piccola "scivolata" nella recitazione. Azzeccatissimo l'arredamento vintage del palco. Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 21 ottobre 2022. |
Non aprite a Ugo Pagliai |