Aria fritta, un modo di dire che nello spettacolo in scena fino all’11 febbraio al Teatro Lo Spazio diventa un antipasto, anzi la specialità di un improbabile ristorante.
Una solitaria cliente entra in una vuota trattoria gestita da una stravagante proprietaria e questo casuale incontro di due donne dà vita ad una serie di battibecchi, monologhi, confessioni, ripicche, il tutto in una atmosfera surreale, dove l’iniziale diffidenza lascia spazio al lento affiorare delle solitudini delle due protagoniste ed al loro vissuto, mostrandone le cicatrici e le insicurezze. Lo spettacolo è gradevole, Antonella Dicorato e Anastasia Coppola sul palco riescono a conquistare la simpatia del pubblico con le loro bizzarrie e nonostante i momenti di cupa tristezza. Le divertenti battute, accompagnate da una adeguata mimica, rendono lo spettacolo scorrevole ed a tratti comico, stemperando la malinconia che affiora in alcune rievocazioni delle interpreti. Di sicuro effetto l’accompagnamento musicale: ogni “quadro” della vicenda viene anticipato da una canzone proposta dal vivo dalla eclettica Elena Bigazzi che, sfruttando anche il doppio palco di cui è dotato il Teatro Lo Spazio, riesce a catalizzare l’attenzione del pubblico deliziandolo con brani sia conosciuti che inediti, sapientemente proposti dalla appassionata interprete. Rappresentazione originale che riesce a coniugare la serietà degli argomenti trattati alla leggerezza con la quale vengono proposti, regalando alla sala un’ora e mezza di spensieratezza. Forse, però, proprio gli argomenti affrontati rischiano di diventare l’elemento più debole dell’opera: in questa psicoanalisi che le due protagoniste propongono vicendevolmente, sono veramente molte le problematiche sviscerate. Si spazia dalle questioni di coppia, alla famiglia, e poi c’è un monologo (certamente esilarante) sul sesso e ancora l’amore per gli animali, i modi di dire e le frasi fatte (con una divertente rivisitazione del lessico italiano) ed una estemporanea interrogazione di storia con tanto di suggeritori. Con così tanta “carne al fuoco” (per rimanere in tema di ristoranti) si rischia di parlare di tutto e di niente, ma forse, a ben riflettere era proprio questo il fine ultimo della pièce e piatto forte dello chef: Aria fritta.
Questa recensione si riferisce alla rappresentazione dell'8 febbraio 2024. |
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Aria fritta
Produzione: Render65 produzioni e Roberto Giansanti presentano
Cast Artistico: Antonella Dicorato Anastasia Coppola con l’amichevole partecipazione di Elena Bigazzi
Scritto e diretto da: Marco Todisco
Aiuto Regia: Martina D’Adamo
Luci e Fonica: Alessandro Iannattone
Costumi: Monica Rosini
Scene: Roberto Satta
Teatro Lo Spazio
Via Locri 43, Roma
informazioni e prenotazioni
339 775 9351 / 06 77204149
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