Fattoria (Liberi di essere schiavi)
Roma, Teatro Cometa Off, 15/19 gennaio 2020

Fattoria, sette capitoli di una storia scritta da Paolo Alessandri non per essere letta in un libro, ma recitata sul palcoscenico da otto "animali/attori" diversi tra loro per indole e razza, che vivono in schiavitù (capitolo 1) nella "vecchia fattoria dello zio Tobia". Stanchi delle angherie del fattore gli animali decidono di fare la rivoluzione (capitolo 2) per conquistare l'agognata libertà (capitolo 3) di cui hanno sentito parlare, ma che non hanno mai sperimentato. Scacciato il "padrone", instaurano la democrazia (capitolo 4), pur non sapendo esattamente cosa sia, e con questa arrivano anche le regole e qualcuno che le detta. Emerge allora la figura del maiale che guida l'evoluzione (capitolo  5), portando gli altri animali a prendere decisioni che, si accorgeranno ben presto, li allontanano dalle regole iniziali legate alla libertà, facendo sopraggiungere, in alcuni di loro il senso di colpa (capitolo 6) per aver tradito la causa.  I maiali, sfruttando la loro intelligenza, sottomettono a poco a poco gli altri animali fino a condurli all'essere liberi di essere schiavi (capitolo7).
Liberamente tratto dal romanzo di Orwel "Animal farm" pubblicato nel 1945, questa trasposizione teatrale racconta una storia che potrebbe essere senza luogo e senza tempo, ma che il regista ha ambientato nelle piantagioni di cotone del nord America, ricreando lo stato fisico e spirituale degli schiavi: teste, movenze e vocalizzi da animali, ma abiti sporchi e stracciati, capelli scompigliati a ricordare la condizione dei prigionieri e del lavoro forzato.
Sono queste le prime scene a cui lo spettatore assiste: attori con posture da animali intenti al duro lavoro quotidiano. Ma nell'ora e mezza di spettacolo le movenze, le voci ed il linguaggio degli animali protagonisti, grazie alla bravura degli otto giovani attori, subiscono una trasformazione e le figure degli animali assumono postura umana e con questa anche le emozioni, la crudeltà, la scaltrezza propria degli uomini.
Spettacolo coinvolgente, che fa riflettere sulla natura umana messa a confronto con quella animale e che la Compagnia Sofia Amendola interpreta con passione ed emozione. Da apprezzare anche le doti canore degli attori che eseguono brani conosciuti (nella vecchia fattoria hia hia oh!) e pezzi inediti, con indubbie capacità canore. Notevole è anche la fisicità del cast, che con movenze armoniose riesce a passare fluidamente, con una originale coreografia di danza, dalle movenze animalesche a quelle umane.
Gradevole anche l'atmosfera "di quartiere" del Teatro Cometa Off: non un palco, nessun orpello, solo un pavimento ed un centinaio di poltroncine.



Protagonisti:
Sophia Angelozzi
Ilaria Arcangeli
Alessandra Barbonetti
Selena Bellussi
Lucrezia Coletti
Daniele Flamini
Gabriele Namio
Vincenzo Paolicelli

 

 

 


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