Come primo approccio il testo potrebbe sembrare lontano dall'attuale società, verrebbe quasi da sorridere ad ascoltare le ambasce di questa desperate housewive, ma nel progredire dello spettacolo ci si rende conto che la graffiante ironia e il tema affrontato conducono lo spettatore in una riflessione tutt'ora attuale: quale è il ruolo della donna nella nostra società? siamo sicuri che i vecchi clichè che vogliono madri amorose, mogli devote e, a volte, stimate professioniste, non siano ancora imperanti? Certamente è l'universo femminile che da questa rappresentazione coglie maggiori spunti di riflessione, trovando forse, nella vita della poetessa americana, anche una parte della propria esistenza. Un monologo intenso e catartico che Crescenza Guarnieri non solo interpreta, ma vive in ogni frase, movimento e sguardo, affascinando gli spettatori che coinvolge attivamente nelle sue dissertazioni sul senso della vita. Una strepitosa interpretazione a cui fanno da cornice l'abito bianco e la minimale scenografia evocativa di due momenti fondamentali della vita: la festosa tavola imbandita e la tristezza di un cimitero. Testo seducente e grande interpretazione artistica. Un connubio perfetto per uno spettacolo assolutamente da non perdere. Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 6 ottobre 2022. |
|