Arditi, originali e politicamente scorretti i pluripremiati Antonio Rezza e Flavia Mastrella presentano nell’ambito dell’Ostia Antica Festival (ed in sostituzione dello spettacolo Amistade previsto in cartellone) Pitecus, pièce di punta del loro teatro comico e irriverente.
La rappresentazione, con uno sguardo crudo e sfacciato, analizza l'uomo, soffermandosi su stereotipi ironicamente portati all’eccesso, ma velati da un dissacrante fondamento di verità: sfaticati giovani, moralisti che si arricchiscono sulle disgrazie altrui, vecchi brontoloni, personaggi fiabeschi (esilarante la “rivincita delle sorellastre di Cenerentola"). Personaggi oggettivamente brutti fuori e dentro, che si affacciano da tende che ne consentono solo una parziale visione fisica, ma che riescono a sprigionare tutta la loro superficialità farcita del più becero qualunquismo. Narcisisti convinti, che snocciolano sentenze in un dialetto non ben definito, stravaganti nelle forme, caricature di se stessi, ma capaci di far ridere, forse in modo un po’ amaro, l’attento pubblico, coinvolto con un totale abbattimento della quarta parete. In Pitecus si ritrovano tanti personaggi e tante storie assolutamente scollegate tra loro: gente comica e aggressiva che si inerpica su argomenti anche molto delicati, utilizzando un linguaggio diretto a cui il teatro può attingere senza temere di incorrere in critiche perbenistiche da parte dei "buonisti a tutti i costi". In scena molteplici tende colorate che ricreano l’habitat dei vari protagonisti, donando ad ogni personaggi un corpo ed una dimensione propria, arte visiva applicata alla drammaturgia per creare un linguaggio fatto, anche, di immagini, capace di mescolare i colori (tinte tenui) le forme (prevalenza di triangoli), il movimento (teste che si affacciano compulsivamente) e le parole (spesso malvagie). Antonio Rezza è ammaliante anche nelle sue accese discussioni col pubblico, quasi offensivo, ma coerente col ruolo, capace di affrontare qualunque argomento (anche improvvisando) con aggressività e franchezza e, soprattutto, con una comicità sottile e penetrante. Il duo RezzaMastrella, collaudata coppia artistica nel panorama teatrale contemporaneo, non delude mai; i loro spettacoli definiti, non a torto, “divertenti e terribili”, risultano surreali quanto basta, ma soprattutto sono espressione di una profonda libertà mentale non sempre facile da raggiungere.
Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 24 settembre 2024. |
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Pitecus
di Flavia Mastrella, Antonio Rezza con Antonio Rezza quadri di scena: Flavia Mastrella (mai) scritto da Antonio Rezza assistente alla creazione: Massimo Camilli luci e tecnica: Alice Mollica organizzazione generale: Tamara Viola, Stefania Saltarelli macchinista: Andrea Zanarini sartoria: Nennella produzione: REZZAMASTRELLA TSI La Fabbrica dell’Attore Teatro Vascello
Pria che l’uomo canti due volte e rinneghi il suo spirito libero, lì, a contatto di gallo, l’uomo alzerà gomito e cresta e cozzerà le sue basse ambizioni contro un soffitto di inutile speranza.
Teatro Romano di Ostia Antica Via dei Romagnoli 717 Roma
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