Tre uomini e una culla
Roma, Teatro Manzoni, dal 31 dicembre 2023 al 28 gennaio 2024

Tre scapoli impenitenti ed una bambina piombata all’improvviso nelle loro vite. La celebre commedia di Coline Serreau, proposta in un delizioso film degli anni ottanta, ritrova vita e vivacità nello spettacolo teatrale riadattato dalla stessa autrice.

La storia è conosciuta: Pierre, JacquesMichel sono tre giovani scapoloni, che dividono, tra feste e bagordi, lo stesso appartamento. La loro goliardica routine viene però interrotta dall’arrivo inatteso di una neonata, figlia di Jacques (temporaneamente assente per lavoro), di cui si dovranno occupare, non senza iniziali difficoltà, i due amici. Dopo i primi momenti di panico e grazie all’aiuto di alcune figure femminili (la portiera e la farmacista), i due improvvisati papà diventano esperti di bambini e si ritrovano, loro malgrado, ad accantonare, almeno per un po’, la dissennata vita condotta fino a quel momento. Il ritorno del padre della piccola Marie dall’oriente completa il quadretto dei tre papà alle prese con una bambina che riesce a conquistare il loro cuore. A rendere la rappresentazione più animata, l’autrice inserisce una storia di spaccio di droga, in cui i tre playboys si trovano coinvolti a loro insaputa e che genera una serie di equivoci e malintesi nei quali trovano spazio un commissario e due agenti di polizia, nonchè un bizzarro spacciatore albanese davvero esilarante.
I tre protagonisti (Giorgio Lupano, Gabriele Pignotta e Attilio Fontana) sono perfettamente calati nel loro ruolo e riescono a creare scenette davvero divertenti sfruttando le caratteristiche delle singole personalità. Con loro un simpaticissimo Fabio Avaro nel doppio ruolo del commissario e del pusher albanese. Eclettiche anche le due donne della compagnia che riescono con estrema disinvoltura a ricoprire diversi ruoli. Il regista Gabriele Pignotta rivela tutta la sua abilità nell'imporre ritmi serrati e divertenti tempi comici utilizzando ogni spunto del testo per inserire gag, balletti, improvvisazioni surreali ma certamente molto efficaci. Azzeccata la scelta delle musiche che collocano perfettamente tutta l’opera nell’ambientazione parigina. D’effetto la scenografia che, oltre a ricreare un accogliente salotto con finestre sui tetti della ville lumière, con un elemento mobile sul palco, riesce a trasformare una parte dell’ambiente per spostare la vicenda dalla casa a luoghi esterni. 
Commedia molto delicata che tratta con leggerezza il tema della paternità attribuendole però un profondo significato. La figura maschile all’inizio quasi “imbranata” nell’accudimento della neonata, subisce nel corso dello spettacolo, una evoluzione ed i tre uomini passano – con un percorso molto articolato e non indolore - da scapoli a papà attenti ed affettuosi. La bellezza e l’attualità dell’opera si rivela anche nell’affrontare il tema della famiglia non tradizionale, ma comunque capace di creare fortissimi legami. Uno strano ménage che funziona sia nella trama della piéce che nella rappresentazione sul palco, assicurando agli spettatori risate e coinvolgimento emotivo: un mix perfetto.

Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 9 gennaio 2024.

 

 



Tre uomini e una culla

di

Coline Serreau

con

Giorgio Lupano

Gabriele Pignotta

Attilio Fontana

Fabio Avaro

Carlotta Rondana

Malvina Ruggiano

regia di

Gabriele Pignotta

Traduzione Marco M. Casazza

Adattamento teatrale Coline Serreau e Samuel Tasinaje

dal film omonimo di Coline Serreau

Aiuto regia Alessandro Marverti

Scene Matteo Soltanto

Costumi Silvia Frattolillo

Luci Eva Bruno

Produzione a. ArtistiAssociati.


Teatro Manzoni
Via Monte Zebio 14
Roma


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