Un racconto triste ma lieve, la storia di due “invisibili” per la società moderna, scomodi e quindi da ignorare. Temi importanti trattati con ironica leggerezza, che non lasciano indifferenti per le emozioni che riescono a suscitare.
"È un’atmosfera onirica in un ambiente spoglio, eppure lieve e infantile. Lo spettatore viene trasportato in un vero e proprio percorso emotivo, un linguaggio che sa essere quotidiano quanto poetico e ironico. Il gioco si complica quando a casa della donna fa la sua comparsa una strana figura della notte, in questo gioco di specchi, i due protagonisti si riflettono l’uno nell’altro", così il regista Luca Gaeta descrive lo spettacolo “La strada all’altezza degli occhi”. Un fatiscente sottoscala dove Pina, una prostituta con l’animo da bambina, incontra Principessa, un gay sfuggito ad una aggressione. Nell’angusto e squallido spazio del seminterrato si consuma la tenera storia tra i due protagonisti: due estranei che si incontrano e si riconoscono nella loro diversità e nella marginalità delle loro vite. Lo spettacolo è molto intenso, affronta temi importanti come l’emarginazione, la morte, la stigmatizzazione, con soavità, rappresentando una donna (Pina, interpretata dall’attrice e regista Tiziana Sensi volto noto anche del piccolo schermo, ideatrice dell’Installazione “1522 contro la violenza sulla donna” a Piazza Montecitorio) quasi naif che sacrifica tutto per il bene di suo figlio ed un uomo (Principessa, interpretato da Mariano Gallo alias Priscilla, conosciuto per la conduzione del programma tv Drag Race Italia in onda su Paramount+ e Mtv) che calza perfettamente tacchi a spillo e che riesce a toccare il cuore di Pina ed a riempire il suo mondo sognante di un affetto fino ad allora negatole dalla triste esistenza vissuta. Due dimensioni umane che si attraggono e si respingono in una strana ambiguità carica di umanità che l'autrice Donatella Diamanti riesce a far emergere appieno. La rappresentazione è divertente per come è presentato il disarmante personaggio della protagonista, ma al contempo estremamente coinvolgente e non lascia certamente indifferenti davanti alle storie vissute da quella “varia umanità” che spesso ci passa accanto senza che ce ne accorgiamo, assuefatti dalla superficialità che i frenetici ritmi di vita impongono. “La strada all’altezza degli occhi” è un testo che rispecchia questo tempo e questa società: ci sono i suoi aspetti positivi e quelli negativi, la fragilità umana e la forza di combattere per la propria identità. Un luogo onirico dove dare corpo ai sogni anche se lo spazio è una misera stanza con le finestre a livello del marciapiede, arredata solo con un letto, una poltrona, dei fiori ed una bombola del gas. Lo spettacolo promette un’ora di emozioni e l’aspettativa è ampiamente soddisfatta.
Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 18 gennaio 2024. |
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La strada all'altezza degli occhi
Di Donatella Diamanti
Regia Luca Gaeta
Compagnia ARTSProduction
Con Mariano Gallo e Tiziana Sensi
Scene: Alessandro Chiti
Aiuto Regia: Caterina Gramaglia,
Costumi: Ilaria Ceccotti,
Disegno Luci: Francesco Bàrbera,
Trucco: Cristiana Ceccarelli, Grafica Mdesign Studio
Riprese e montaggio video: Marco Aquilanti - Nuvole Rapide Produzioni
Foto: Daniele Pedone e Tina Tripodo
Teatro Marconi Viale Guglielmo Marconi 700 Roma tel. 06.5943554
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