Cosa potrebbe andare storto
Roma, Altrove Teatro Studio dal 7 al 9 marzo 2025

Commedia brillante, ma anche esperimento teatrale provocatorio, dove ironia e paradosso si fondono per far emergere un messaggio estremamente contemporaneo.

Viviamo un’epoca nella quale la ricerca spasmodica del successo personale affiora in ogni manifestazione ed il fallimento non è “socialmente accettabile”. Sono questi i temi che in “Cosa potrebbe andare storto”, lo spettacolo diretto e scritto da Giorgio Latini, emergono con dissacrante ironia, lasciando un segno, o quantomeno uno spunto di riflessione, nei divertiti spettatori.
Il ritmo dell’opera è molto incalzante e la narrazione è vivace. Le vicissitudini dei due improbabili ladri di banca sfiorano il surreale e le situazioni che i protagonisti si trovano ad affrontare (sia i rapinatori che gli ostaggi) oltre ad essere divertenti ed improbabili, sfuggono dall’ordinarietà generando colpi di scena che riescono a far emergere la vera natura di ognuno dei quattro personaggi.
Giorgio Latini, con la sua irriverente critica verso la società arrivista contemporanea, riesce a mettere in scena uno spettacolo che non è solo intrattenimento, ma una accurata analisi su quanto incida nella vita odierna la ricerca di successo e, soprattutto il suo opposto: il fallimento.
I quattro protagonisti, passando attraverso differenti fasi emotive e sviscerando in serrati dialoghi i loro desideri, le aspettative, i sogni ed i compromessi a cui si sono piegati, indirettamente affrontano temi profondi quali la libertà, l’amore, il potere, realizzando, in un finale ottimistico, che la natura umana è in grado di superare le avversità dotandosi di coraggio e resilienza.
Bravi i quattro attori a rappresentare le caratteristiche dei loro anacronistici personaggi ed a far emergere la concitazione dei momenti maggiormente convulsi, accanto a spaccati di rasserenante dolcezza. La loro performance, anche se in alcuni momenti leggermente acerba, è accattivante e, paradossalmente, si è più propensi a tifare per i ladri, simpatizzando con le loro frustrazioni, che per gli ostaggi (il direttore tutto "chiacchiere" e poca sostanza e l'impiegata troppo ripiegata su se stessa)
“Cosa potrebbe andare storto” non è solo una considerazione, ma anche un’occasione di riflessione, accompagnata da un delicato umorismo ed una sana capacità di autoironia.

 

Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 7 marzo 2025.

COSA POTREBBE ANDARE STORTO

Di Giorgio Latini
Con
Ottavia Bianchi
Roberto Fedele
Giorgio Latini
Valentina Marziali
Regia Giorgio Latini

Due improbabili ladri tentano di rapinare una banca, ma qualcosa non va secondo i programmi e si vedono costretti a barricarsi all’interno dell’edificio con due ostaggi. Comincia una trattativa con la polizia ma il direttore della banca riesce a liberarsi e li assale a tradimento. Di qui ha inizio un paradossale susseguirsi di avvenimenti in cui nulla è come sembra (nemmeno la rapina stessa) e l’inatteso confronto tra malviventi e presunte vittime porta ad una serie di situazioni sempre più comiche e al limite del surreale. Quattro mondi molto diversi si scontrano tra loro: soldi contro amore, potere contro libertà. Il lieto fine potrebbe ancora verificarsi, ma solo se tutti gli ingranaggi del piano si incastrassero alla perfezione. In fondo… cosa potrebbe andare storto?
Il fallimento.
Non la morte, non la povertà, non la solitudine. Il fallimento è ciò che più ci terrorizza in questa epoca in cui sembra che gli occhi di tutti ci siano puntati addosso. E pur di non fallire, o di raccontarci che non abbiamo fallito, siamo disposti ad intraprendere le più assurde iniziative. “Cosa potrebbe andare storto” indaga proprio questo vergognoso aspetto della vita odierna, mettendone in risalto gli aspetti paradossali e quindi ridicoli, ma anche quelli spiccatamente umani e tragici. Pur di non dover essere messi di fronte alla disfatta siamo pronti a costruire castelli in aria, mentre sarebbe più facile accettare la momentanea caduta e ripartire.
Ma cosa succede se siamo pronti VERAMENTE a tutto pur di non ammettere la nostra inadeguatezza?
(Fonte: comunicato stampa)

ALTROVE TEATRO STUDIO
Via Giorgio Scalia, 53
Roma
(METRO CIPRO)
info:
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tel:3518700413

 


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