Home Recensioni Album Alex Falcone - Aphasia

Alex Falcone
Aphasia

Ricordando come esperimento il recente Voodoo Circle di Alex Beyrodt, finalmente vede la luce dopo una lunga gestazione Aphasia, primo album solista di uno dei tastieristi più affermati e bravi della scena Hard Rock italica: Alex Falconi.
Dopo aver passato alla corte di realtà quanto meno importanti dell'underground metallico italiano come Holy Grail, W.I.N.D. ed Heaven’s Touch, il musicista triestino chiama oggi intorno a se una serie di personaggi affermati e talentuosi per comporre una bella opera di Rock melodico, che farà senza ombra di dubbio la felicità di tutti i nostalgici di AOR degli anni '80.
Aphasia è infatti il personale tributo di Falcone a band come Rainbow o Deep Purple, piuttosto che Magnum o House Of Lords, dove all'interno delle 11 tracce inedite più una splendida cover dei The Sweet ("Alexander Graham Bell") confluiscono in maniera naturale e con una classe non da poco tutte queste influenze, producendo un full lengh a tratti anche molto intenso e poetico. Dopo questa serie di elogi e prima di analizzare le migliori tracce del lotto, va però detto che questo disco difetta purtroppo di una produzione non sempre all'altezza delle belle e complesse strutture, con un mixaggio dei suoni non sempre appropriato che tende a comprimere i suoni. Detto ciò, sarà difficile rimanere indifferenti dinnanzi a brani come "Heat", cantata dallo stesso Falcone, oppure una "Racin' In The Spirits", performata con grande passione e professionalità da Doogie White, che si ripeterà nella più evocativa ed epica "Ridin' On" solo qualche minuto più tardi. Stilisticamente il CD non varia molto (ma non è questo il suo obbiettivo), ma riesce lo stesso a far confluire un mix di sfumature musicali varie e colorate. Esempio palese è la crepuscolare ballata "Why", che vede al microfono la profonda voce ed il sassofono di James Christian, oppure "Sail Away", col supporto alle sei corde dell'ex Europe - Kee Marcello, che tesse una trama chitarristica che è un vero e proprio tuffo negli anni '80.

Fermo restando quindi che questo album emana talento e dedizione elevatissimi (e cresce con gli ascolti), non ci resta che complimentarci con Alex Falcone, vero talento della nostra musica capace che è riuscito in maniera assai brillante ed efficacie a far collidere talenti all'apparenza vicini, ma cosi lontani come background creando un disco omogeneo ma mai noioso. Nota di merito infine anche all'etichetta Rock Royce Records, che impreziosisce il lavoro con un booklet ricco e graficamente accattivante, segno che credono molto nel lavoro degli artisti nel proprio bill. Uscita assolutamente imperdibile quindi per chi vive di pane e AOR, tutto sommato possiamo dire che anche chi è più restio a questo genere, può tentare almeno l'ascolto delle tracce all'indirizzo myspace dell'artista giuliano.

70/100


Alex Falcone: Voce, cori, tastiere e synth

Guests
James Christian, Doogie White, Luca Gasparini: Voce
Stefano Simoni, Mike Tropper: Basso
Kee Marcello, Marco Liziero, Stefano Caucich, Dave White, Davide Castagna: Chitarra
Walter Pod: Batteria

Anno: 2009
Label: Rock Royce Records
Genere: AOR/Hard Rock

Tracklist:
01. Sunrise (intro)
02. Heat
03. Guns In The Holsters
04. Sail Away
05. Racin’ With The Spirits
06. Ridin’ On
07. Why
08. Emerald
09. Angle Blue
10. Screamin’ For You
11. Alexander Graham Bell (cover The Sweet)
12. Aphasia

Sul web:
Alex Falcone@MySpace

Banner

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin”. Se vuoi saperne di più sull’utilizzo dei cookie nel sito e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie .

Accetto i cookie da questo sito.