Uscito nel 2006 col titolo originale di AC/DC: Maximum Rock & Roll, questa nuova biografia dedicata al gruppo Hard Rock più popolare del pianeta è uscita in Italia grazie alla Arcana Edizioni lo scorso 19 marzo

(in concomitanza con la prima delle due tappe italiane della band australiana in al Mediolanum Forum di Milano) e racconta la parabola artistica dagli esordi fino ai giorni nostri dei fratelli Malcom ed Angus Young, dal loro arrivo giovanissimi in Australia dalla Scozia fino ai grandi successi mondiali come Highway To Hell, Black In Black, Stiff Upper Lip e soprattutto Black Ice, vero terremoto discografico del 2008. La parte più interessante è dettagliata del libro è ovviamente quella dedicata a Bon Scott, primo vero singer del gruppo con la quale gli AC/DC cominceranno la loro scalata prima in terra natia, per poi sbancare prima il mercato inglese e poi quello americano a suon di incandescenti esibizioni dal vivo prima in piccoli club con cachè bassissimi, poi nelle grandi arene, anche se Scott non godrà mai pienamente di questi successi dato che il 19 febbraio 1980 scomparirà a Londra dopo una delle tante notti balorde passata per i pub della città inglese (soffocamento da vomito, dopo aver dormito nell’auto di un amico). Meno esaustiva ma ugualmente pregevole la parte riguardante l’altro frontman Brian Johnson, nonostante il suo arrivo sia coinciso con la pubblicazione di Back In Black (tutt’oggi il disco Heavy più venduto con oltre 50 milioni di copie) e la combriccola abbia conquistato ogni angolo del globo (escluso il Giappone, paese tutt’oggi non troppo affascinato dal loro “alto voltaggio”) a suon di riff spacca montagna e ritornelli inossidabili. Murray Englehearth e Arnaud Durieux oltre ad aver fatto un lavoro biografico davvero notevole hanno lavorato ben 5 anni su questo volume raccogliendo aneddoti mai venuti alla luce prima e soprattutto intervistando ( attingendo anche a vari archivi di riviste come Kerrang!, Rock Hard e Metal Hammer) i primi membri degli AC/DC, loro promoter e manager ed amici andando a comporre un opera monia irrinunciabile per tutti coloro che hanno amato ed amano tutt’oggi la loro musica ma anche ad anche coloro che vogliono scoprire come 5 piccoletti dall’aspetto guascone e simpatico, suonando da quasi 40 anni sempre uguali a se stessi oggi, dati alla mano, siano la formazione con più album venduti al mondo solo dopo i Beatles. La conclusione però è la cosa che più deve far riflettere,riportata anche nel retro copertina del libro: ma che mondo sarebbe senza AC/DC? Diverso, sicuramente diverso e forse, pure un gocciolino peggio di come è, mi sento di dire io.