Rufus Cappadocia oltre ad essere ad oggi un musicista poco conformista musicalmente è allo stesso tempo anche una delle voci principali nell'interpretazione, sempre sul filo della lama, del suo violoncello.
La sua tecnica e competenza musicale sbalorditive hanno messo completamente a tacere persino le ultime voci critiche nei suoi riguardi nel corso degli ultimi anni, tanto che la critica gli ascrive il merito di aver condotto il suo strumento alla energica esplorazione di nuovi territori musicali, con una perizia che appare oggettivamente di un altro mondo. Cappadocia ha percorso in lungo ed in largo il mondo, percorrendo le Americhe e l'Europa e collaborando con innumerevoli artisti celebrati ma anche sconosciuti, dei Balcani, della fascia Caraibica e dell'Africa dell'Ovest. Cappadocia ha inoltre collaborato e ha fondato numerosi gruppi quali gli Urban Tap e The Paradox Trio; ha coprodotto un interessante lavoro con Barney Mcall nel quale troviamo Gary Barney al piano oltre che il grande Badal Roy che si è distinto con le sue tablas a fianco di Miles Davis. Inoltre ha da poco terminato le registrazioni e la coproduzione di un nuovo coraggioso progetto, Vodou Drums of Haiti, con la partecipazione di Bonga/Jean Baptiste e ha partecipato alla realizzazione di un CD con Bethany Yarrow dal titolo 900 Miles, per la Hyena Records. Questo suo ultimo lavoro Songs For Cello è il risultato del percorso che Cappadocia ha sviluppato nell'ambito del progetto solista Unaccompanied Solo Cello, disegnando una ricca trama di sonorità mutuate dalla sua esperienza di viaggiatore oltre che dalle influenze e contaminazioni del suo mondo musicale. Cappadocia è stato particolarmente apprezzato in occasione della sua partecipazione al festival celebrativo della figura del grande chitarrista americano Jimi Hendrix, oltre che per la capacità di spingersi all'interno di confini mai percorsi precedentemente da un violoncellista; distinguendosi anche per la partecipazione ai lavori di Ross Daly oltre che sull'album del chitarrista David Fiuczynski e di innumerevoli altri musicisti quali DJ Cheb i Sabbah, Esma, The Paradox Trio, Odetta, Michael Blake, Tamalou e persino Vernon Reid. Dopo numerosi anni di sperimentazione e di creativa revisione dei canoni musicali, Cappadocia suona un violoncello elettrico auto-progettato a cinque corde il quale si distingue per la notevole facoltà di estensione della gamma bassa delle sonorità e che attraverso l'amplificazione dilata le correlative possibilità di sviluppo delle tonalità generando innumerevoli suoni mai estrapolati o conosciuti in uno strumento di musica classica. Caratteristiche, queste, tutte inserite magistralmente in questo suo bel lavoro Songs For Cello. Inserire il voto in centesimi, ad es: 70/100
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Rufus Cappadocia: 5 String Bass Cello Anno: 2006 |