Nuova uscita per i giapponesi Sigh nuova uscita che sa molto di ritorno al passato per la band del sol levante.
I Sigh, attivi già da diversi anni e con un discreto bagaglio di dischi prodotti alle spalle, nascono come esponenti di spicco della scena Black Metal nipponica pian piano hanno mutato il proprio percorso musicale nel corso della propria carriera puntando decisamente su sonorità molto più sperimentali ed avanguardiste. Con questo Hangman's Hymn - Musikalische Exequien, il primo lavoro per The End Records, si ha un deciso ritorno alle origini, sopratutto riferendosi al precedente Gallows Gallery un significativo passo che riporta il sound dei Sigh nuovamente alle radici Black stavolta però affrontato da un versante decisamente e chiaramente sinfonico, cercando di coniugare il Black Metal originario della band con sonorità più tendenti al thrash se non in certi passaggi al heavy classico, condendo il tutto con orchestrazioni sinfoniche estremamente elaborate che spaziano dal classico mozartiano al più oscuro Bach, dal gotico all'elettronico, quest'ultimo talvolta troppo sintetico e plasticone, ed arricchendo le partiture con sontuosi cori a dare un tocco decisamente più teatrale, restano comunque tra le note del pentagramma passaggi, specialmente elettronici e corali, che mantengono un accento più sperimentale e d'avanguardia, passaggi che però rimangono spesso celati nella trama sonora. L'originalità è comunque una dote che non manca ai Sigh che sfornano un prodotto sicuramente non convenzionale in cui abbondano gli spunti degni di interesse e che, pur con qualche passaggio a vuoto, in particolare sui cori e sugli inserti di tastiere, si lascia ascoltare e merita di essere ascoltato, un disco che però finisce per presentarsi come una sorta di Giano bifronte che può risultare interessante per molti ascoltatori dai gusti più disparati così come è ugualmente facile che ne scontenti altrettanti, un disco che rischia di confondere sia chi seguiva l'evoluzione avantgarde dei Sigh e sia chi prediligeva l'aspetto Black, in definitiva i puristi di entrambi i generi ma che d'altrocanto può risultare piacevole in particolare a chi è alla ricerca di sonorità Black Metal dai toni più marcatamente sinfonici, melodici e contaminati. 70/100
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Mirai Kawashima: Voce, tastiere Anno: 2007 |