E' davvero interessante il modo di fare musica dei The Great Saunites che con questo Delay Jesus '68 giungono al loro secondo EP dopo TGS pubblicato lo scorso anno.
Ciò che sorprende più di ogni altra cosa è la scelta strumentale, solo basso e batteria per un sound che esplora territori a cavallo tra stoner e psichedelia, il tutto con una certa predisposizione a guardare con benevolenza a sonorità più spiccatamente metal. Ritmi giocoforza pulsanti ed ossessivi con passaggi che richiamano di volta in volta i Pink Floyd più sperimentali, i Tool più "incazzati" o gli Equus più melodici. Circa 30 minuti atipici ma in grado di creare e mantenere un buon feeling con l'ascoltatore, per un EP che ci presenta una band coraggiosa e capace praticamente con la sola sezione ritmica di proporre un sound vivace, ricco e variegato in cui l'ossessiva veemenza della ritmica si lascia contagiare e blandire dall'allucinazione della melodia. Un lavoro abbastanza particolare ma decisamente convincente. 71/100
|
Atros: Basso Anno: 2011 Sul web: |