Home Recensioni Demo & EP Andrea Buffa - "... in effetti c'ho molto da ridere"

Andrea Buffa
"... in effetti c'ho molto da ridere"

Richiama la scuola cantautorale genovese ed in particolare ovviamente Fabrizio De Andrè, la musica che il cantautore lombardo Andrea Buffa ci propone in questo EP intitolato, in maniera scanzonata ed irriverente "... in effetti c'ho molto da ridere".

Siamo quindi in presenza di una impostazione classica per il genere, musiche prevalentemente acustiche, stile ballata ed il tutto condito con una ricca ma non ingombrante spruzzata dai colori folk, quell'impostazione musicale ma non solo, anche umana e soprattuto lirica che pone il cantautore, l'interprete ad essere più un cantastorie che un cantante, in cui il rapporto tra l'artista e l'ascoltatore è molto più complice, molto più intimo e meno distaccato, quasi un amico che si trova a cantare le sue canzoni in mezzo a noi, un intimismo che, come vedremo più avanti, ritroveremo spesso anche nei testi di Andrea Buffa.

L'EP si apre con "Ombre della città", un brano ritmato, che suona come un incitamento, uno sprone a continuare a proseguire nella nostra vita, nella nostra esistenza quotidiana, qualsiasi cosa possa capitare, vita che viene metaforicamente indicata come un viaggio, che è la cosa più importante ed in cui c'è da sempre imparare, qualsiasi cosa accada, brano profondo e toccante.
Ricorda un pò un Lucio Dalla giovane che incontra il mare, il secondo brano di questa raccolta: "La barca rovesciata nel mare", brano in cui la parte strumentale assume una maggiore rilevanza ed in cui oltre all'immancabile accompagnamento di chitarra risalta il tocco soave di un pianoforte che si fa protagonista contendendo alla voce il ruolo di attore principale. Anche qui un gioco di metafore ci porta ad ascoltare storie di disagio e di difficoltà come chi si trova ad essere "... come una barca rovesciata nel mare ....
Non manca l'autoironia, presente nel brano "L'Artista" in cui Andrea Buffa non esita a "prendersi in giro", invitando il pubblico a non pensarci due volte nel "mandarlo a cagare" nel caso assumesse un "tono da santone" impegnato a "spiegare la lezione", rendendo e presentando il rapporto autore/interprete/pubblico non come un messaggio monodirezionale (artista -> ascoltatore) ma un interscambio ed un intreccio a "due vie" dal pubblico e per il pubblico, rapporto in cui l'artista deve comunque sempre mantenere la sua umiltà.
"Storia (approdati all'ultima spiaggia)" è un brano molto particolare, cui Andrea, leggendo nel suo MySpace tiene parecchio, racconta una storia vera e sopratutto è molto legato all'incontro tra Andrea stesso e la sua chitarrista Sonia Cenceschi
Estremamente attuali sono i temi affrontati ne "Il sogno di volare", sono i temi dell'immigrazione, della speranza, spesso infranta, di un futuro migliore, un brano in cui ritroviamo il contegno intimo e rispettoso del racconto, in cui tutto rimane minimalista, la musica, il ritmo, come a dare un segno di triste attenzione all'intreccio musica/racconto.
Chiude "Il Fucile che richiama molto, sia come impostazione che per tematiche La guerra di Piero di De Andrè, brano antimilitarista, in cui l'antimilitarismo e l'abiura della violenza viene coniugata in maniera profonda e dura ed al tempo stesso ferma ed assolutamente convincente.

Sono scarne, essenziali, semplicemente ridotte allo stretto necessario le strutture musicali dei brani di questo Demo ma è proprio in questa essenzialità, l'immediatezza dei brani, l'emergere della sostanza dettata dalla poetica di Andrea Buffa, sostanza che prevale sull'orpello musicale; certo arrangiamenti più ricchi e corposi avrebbero dato magari una resa più "commerciabile", verrebbe da dire, rischiando l'eresia, più "radiofonica" ai brani ma il rischio di far perdere quel tocco di intima comunicativa, quella capacità di trasmissione del messaggio e quel minimalismo che fa amare determinati prodotti sarebbe stato alto. Da citare anche gli ottimi musicisti che accompagnano Andrea Buffa, abbiamo così Sonia Cenceschi alla chitarra ed alla voce, Aron Corti: chitarra e basso, Gabriele Buffa: pianoforte e tastiere ed infine Enrico Sperone alla batteria.

Alla fine un EP, che ci presenta un cantautore che riesce nello scopo di trasmettere il suo messaggio con brani dal forte tocco poetico capaci di "parlare" direttamente con l'ascoltatore, messaggi pieni di realismo ma dotati anche di una visione di speranza e non solo di amara constatazione.
Migliorare è sempre possibile ma quanto già fatto pone solidissime basi per il futuro album che dovrebbe vedere la luce nel corso dell'anno che sta per iniziare.

70/100


Andrea Buffa: Voce, chitarra
Sonia Cenceschi: Voce, chitarra
Aron Corti: Chitarre e basso
Gabriele Buffa: Pianoforte e tastiere
Enrico Sperone: Batteria

Anno: 2008
Label: Autoprodotto
Genere: Cantautore/Folk

Tracklist:
01. Ombre della città
02. Una barca rovesciata nel mare
03. L'artista
04. Storia (approdati sull'ultima spiaggia)
05. Il sogno di volare
06. Il fucile

Sul web:
Andrea Buffa @MySpace

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