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Riul Doamnei
Apocryphal

Non è un disco recentissimo questo che ci troviamo a recensire, si tratta del primo full lenght dei veronesi Riul Doamnei intitolato Apocryphal, pubblicato nel Febbraio 2007, che segue il Demo del 2001 intitolato Stramonologie des Geistes e l'EP del 2005 dal titolo Le Serpent Rouge. Il suono proposto è un Symphonic Black Metal melodico, l'ennesimo clone dei vari Cradle of Filth e Dimmu Borgir verrebbe da dire ... vero ... e falso; vero perchè sono innegabili le influenze delle sucitate band che a tutti i livelli permeano il platter dei blackster veronesi, falso perchè onestamente in molti frangenti i Riul Doamnei danno l'impressione di cavarsela decisamente meglio dei "maestri" e quindi quando gli allievi superano i maestri possiamo ancora parlare di "cloni" ? ... a mio parere no.

L'apertura è affidata ad una breve intro strumentale "Rev 9:01, dal piglio solenne ed infarcita da echi elettronici che dopo poco più di un minuto lascia il posto alla cruda "Nebula" brano di stampo decisamente "Borgiriano", dove la voce di Federico D.B. richiama fortemente le impostazioni di Shagrath, il brano però ha una cadenza ed un anima tutta sua che lo pone indubbiamente tra i migliori episodi di questo Apocryphal, un brano ottimo, infarcito da un riffing coinvolgente a cavallo tra la forza del Black e l'Heavy classico ed un tessuto di tastiere assolutamente ben costruito.
Dopo i Dimmu Borgir è il turno dei Cradle of Filth a fungere da metro di paragone per il brano successivo intitolato "Forgivenness Asleep at the Tyrants Palace" ed anche stavolta i Riul Doamnei fanno la loro brava figura, con accellerazioni e ritmi degni della band di Dani Filth, le tastiere di Giorgio M abili nell'ampliare l'orizzonte sonoro con passaggi più briosi ed aperture più spaziali.
"Hypostatus of the Archons" si contraddistingue per un colore più oscuro, più gotico, un brano che richiama in certi passaggi i teutonici Vision Bleak.
"Siege Dawn to the Pillars of Heaven" è un brano che non si discosta molto dai precedenti episodi, dimostrando comunque che anche nei cosiddetti "brani di passaggio" i Riul Doamnei sanno mantenersi su ottimi livelli; "Legacy in Violation" è sicuramente il brano più originale del platter, brano che dimostra una vena teatrale e melodrammatica intrecciata anche qui con una chitarra che sa molto di Metal Classico, il risultato è un brano dal sapore veramente speziato ... e sfizioso, molto bello. "Haeretica (18th March 1314)" è un altro breve interludio strumentale dedicato, vista la data, alla morte sul rogo di Jaques de Molnay, ultimo Gran Maestro dell'Ordine dei Cavalieri Templari.
"Thy Name is Legion" è un altro pezzo che fa acquistare pregio e valore a questo lavoro, il solito azzeccato alternasi di riffing mozzafiato e passaggi di tastiere più corali e suggestivi con al voce di Federico a fare da punto di unione.
"Sindon Consacration Sophisticated", vale più o meno lo stesso discorso fatto per "Siege Dawn to the Pillars of Heaven", anche qui un brano di passaggio ed anche qui un brano comunque ricco ed interessante, più sinfonico e melodico, arricchito da un bel passaggio di piano nel finale. Ultimo interludio strumentale è "Magdalene for Vesper Requiem" che precede il brano che chiude questo Apocryphal, intitolato "The Last Supper", il brano più lungo del platter con i suoi quasi 9 minuti, vero piece de force che funge da manifesto per la band concentrando in esso quanto di buono i Riul Doamnei han dimostrato nelle altre 10 tracce, 9 minuti che che chiudono in maniera più che degna questo ottimo disco.

La produzione è di ottimo livello così come il package, con un bel booklet arricchito dai testi che ruotano attorno ai cosiddetti "Vangeli apocrifi". Insomma c'è tutto, la bontà dei musicisti, la ricercatezza e la ricchezza del songwriting ed una presentazione ben curata, quindi in definitiva un ottimo prodotto questo dei Riul Doamnei coinvolgente, ricco e piacevole, un prodotto che nonostante i richiami evidenti ai "mostri sacri" del genere riesce a ergersi non tanto per l'originalità ma per la bontà del risultato complessivo, la capacità strumentale della band ed un songwriting che sa mantenersi sempre vivo ed interessante che non scade mai nello scontato riuscendo a dare spazio a tutti gli strumenti e miscelando con intelligenza i ritmi, i tempi e le atmosfere. Non è una primizia ma se amate queste sonorità e se vi capita a tiro questo dischetto non lasciatevelo assolutamente sfuggire; Apocryphal merita eccome, ed in più sono Made in Italy.

80/100


Federico D.B.: Chitarra, voce
Maurizio S.: Chitarra solista
Enrico P.: Batteria
Giorgio M.: Tastiere
Fanrizio T.: Basso

Anno: 2007
Label: Deadsun Records/Extreme Agency
Genere: Symphonic Black Metal

Tracklist:
01. Rev 9:01
02. Nebula
03. Forgiveness Asleep at the Tyrants Palace
04. Hypostasis of the Archons
05. Siege Dawn to the Pillars of Heaven
06. Legacy in Violation
07. Haeretica (18th March 1314)
08. Thy Name is Legion
09. Sindon Concecration Sophisticated
10. Magdalene for Vesper Requiem
11. The Last Supper

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