Antonio Trinchera è un compositore di estrazione blues e jazz, cresciuto sotto l’egida del chitarrista Nico Stufano.
Dopo numerose partecipazioni in svariati progetti come Cruna, Soggetti a Rischio e Trasmutazioni ha recentemente indirizzato il proprio interesse verso la musica ambient ed elettronica, il risultato sfocia in Voce Falena, debut album che probabilmente coglie la sintesi delle proprie influenze musicali. Troviamo sia venature jazz come in "Exploration Pt. 1" che in "Odissey". Il primo è costruito attorno ad un morbido riff mescolato con un classico loop elettronico, aspetto che diventa poi preponderante nella seconda parte. Il secondo brano è a metà strada tra jazz e fusion arricchito da un background sonoro decisamente liquido. Questi due brani sono quelli che si discostano maggiormente dagli altri per una forma più definita, soprattuto nell’aspetto ritmico. Troviamo poi elementi di soundscapes, una delle caratteristiche fondamentali di questo genere, come avviene nell’atmosfera diafana di "Voce Falena" e di Sevilla". Ma dire questo è restrittivo, in realtà viene abbracciato anche l’aspetto chitarristico e più sintetico dei loops acquei e primordiali, come si può carpire in "Five Reflections in The Mirror", pezzo che restituisce un forte senso di ancestralità. Non manca, inoltre, una leggera vena psichedelica nella celata tristezza dell’echeggiante piano di "Cantus Patris". Voce Falena sa spingersi sia verso orizzonti lineari e limpidi e sia in prossimità di quelli più duri e difficoltosi, sfruttando un’ampia gamma sonora davvero molto valida. 70/100
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Antonio Trinchera: Chitarre,tastiere, loops, programming Anno: 2010 |