Home Recensioni Album Piet Mondrian - Misantropicana

Piet Mondrian
Misantropicana

Il duo toscano Baldini-Polidori, omaggia col proprio proprio nome il pittore olandese Piet Mondrian, esponente del movimento De Stijl, coerentemente con il proprio modo di intendere la composizione (musicale per i primi e visiva per il secondo), cioè apparente semplicità nella struttura della trama sonora, ma allo stesso tempo straripante necessità di esprimersi mediante l’utilizzo del monologo-dialogo cantato. Misantropicana è il primo album full length (che esce proprio in questi giorni), del duo originario di Firenze-Fucecchio, seguente l’Ep Ci Diamo allo sperimentale? autoprodotto nel 2008 e con cui si è aperta un’intensa attività promozionale live del sodalizio toscano.
Questo lavoro è sicuramente proteso verso la dimensione comunicativa dei testi che in quella del suono e della melodia. Troviamo brani come Boogie Woogie e Una Notte al Casinò piuttosto semplici, in cui la chitarra ha un ruolo essenzialmente di accompagnamento al cantato-parlato.
Ma non mancano elementi elettronici, refrains e sezioni di fiati che contribuiscono a rendere più corpose le trame minimaliste. Essenzialmente abbiamo davanti un concentrato di elementi cantautoriali come la riflessione ironica ed amara di Gaber ma anche il pungente turpiloquio, politicamente schierato in puro stile CCCP del vecchio Giovanni Lindo Ferretti (quando ancora la testa gli funzionava) e quella del testo sarcastico che senza mezzi termini sbeffeggia la stupidità di certi comportamenti sociali etichettati (“Lavatevi le mani che sono portatrici dei germi"[..] Forse Questo E' Amore). Oppure troviamo incroci di blues elettronico alternati a movenze martellanti e distorte di stampo new wave e punk come in Apocalippo e in Credo che per Natura l'Uom Sia Così.

Obiettivamente è un lavoro che non drizza particolamente le antenne dell'ascoltatore, sia dal punto di vista delle scelte sonore che risultano a volte ripetitive (anche se non è dal punto di vista tecnico che quest'album vuole far presa), e sia degli stessi testi che peccano talvolta di mordente ed originalità. Si tenta così di prendere un po’ di qua e un po' di là, mancando in questo modo di autenticità.

S.V.


Michele Baldini: Voce, chitarra
Caterina Polidori: Voce, tastiere, batteria, percussioni

Anno: 2010
Label: Urtovox
Genere: Indie Pop

Tracklist:
01- Report 1
02- Boogie Woogie
03- Apocalippo
04- Lascia perdere
05- Ho votato lega
06- Un corpo
07- Credo che per natura l’ uom’ sia così
08- Una notte al casino
09- Forse questo è amore
10- La situazione
11- Il chiacchiericcio da cortile
12- Humphrey Bogart
13- Dogma

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