Home Recensioni Live Einstürzende Neubauten - Roma, 25 Giugno 2015

Einstürzende Neubauten
Roma, 25 Giugno 2015

Roma, 25 Giugno 2015 - Eutropia Festival - Città dell'Altra Economia

Servizio fotografico

Il festival Eutropia entra subito nel vivo con il primo grande ospite di spessore qual è il gruppo berlinese, pioniere del genere industrial e prima ancora, compagine votata all’avanguardia musicale, intrisa non solo di ricerca e sperimentazione continua del suono/rumore ma anche di significato storico e politico. L’impiego massiccio di oggetti e strumenti percussivi costruiti ad hoc con materiali metallici di recupero e non, ne fa tutt’ora uno degli esempi più originali e geniali presenti sulla scena mondiale.

Roma è stata piuttosto fortunata. Ha potuto ritrovare Blixa Bargeld e sodali dopo meno di un anno e con la possibilità di ascoltare due repertori totalmente differenti. Questo autunno il gruppo tedesco aveva presentato il nuovo lavoro Lament, un disco tematico la cui ambizione è quella di trasporre in chiave sonora, le sfaccettature della prima guerra mondiale a cent’anni dal suo scoppio, utilizzando due tecniche musicali, il mottetto e il lamento,  miscelando registrazioni risalenti alla guerra mondiale ottenute dopo un’accurata ricerca presso il Militärhistorische Museum der Bundeswehr di Dresda.

La data presso  l’Auditorium di Roma, una delle prime del tour, è stata anche un evento davvero unico nel suo genere anche perché i Neubauten portavano con loro un nuovo set di oggetti e strumentazione ad hoc per quel tour. Disgraziatamente Bargeld si fece male cadendo rovinosamente da una scaletta del palco e si vide costretto a concludere il concerto seduto con il conseguente annullamento delle  successive date in Russia e Turchia.

Da qualche settimana, invece, il gruppo ha intrapreso un nuovo tour decidendo di ripercorrere rapidamente la propria carriera, ormai trentennale, e ironicamente chiamato da Bargeld, Greatest Hits Tour (giustamente, per questo tipo di musica, si fa fatica a considerare il concetto di hit).

Sono da poco passate le 22 ed il gruppo sale sul palco, con il leader dei Neubauten sempre posato ed elegante ma con la classica scelta di rimanere scalzo sul palco. Seguono gli altri membri, il rude di aspetto ma simpatico Alexander Hacke al basso, il manipolatore del suono e chitarrista Jochen Arbeit, il collaboratore Ash Wednesday alle tastiere ed i due percussionisti N.U. Unruh e Rudolf Moser, decisamente i due pilastri dell’edificio musicale Neubauten.

Si parte con il tenue e poetico incedere di In The Garden, sostenuto dal tappeto di archi sintetizzato. L’equilibrio si rompe subito con le elettroniche sonorità di Die Interimsliebenden estratta da  Tabula Rasa, brano che accosta stilisticamente un po’ di più i berlinesi agli statunitensi NIN. Il concerto è uno spettacolo unico, perché si ha un continuo ed affannato cambio di strumentazione soprattutto da parte dei due percussionisti che optano per un largo impiego di strumenti autocostruiti, ricavati da elementi metallici e non, come tubi, spazzole metalliche rotanti, massicci crash e bidoni di plastica.

Bargeld e compagni ci accompagnano in un viaggio che ripercorre la loro nutrita carriera, presentando brani storici estratti principalmente dai dischi Tabula Rasa, Silence Is Sexy e Perpetuum Mobile. Il cantante tedesco mostra sempre la sua inconfondibile compostezza associata ad canto posato come in Susej o nella delicata Youme & Meyou, devia talvolta si sposta repentinamente su registri più teatrali o sconfinando in lancinanti grida come in Redukt, brano recuperato da Silence Is Sexy.

Le spigolose e metallurgiche sonorità si combinano ad una ritmica sottolineata dal ruvido basso di Hacke come nella claustrofobica e ipnotizzante Haus der Lüge. Quello dei Neubauten è più di un concerto, è un vera e propria performance dove a dispetto del genere che ha preso una piega fortemente elettronica nell’ultimo decennio, è puro rapporto meccanico tra musicista e tutto ciò che può essere utile a sottolineare, con il suono/rumore, stati emozionali, scevro appunto dall’utilizzo massiccio di campionamenti o percussioni sintetizzate.



Il repertorio è ricco è non potevano mancare la ritmica repentina di Alles, le metalliche e oppressive sonorità di Von Wegen e la bellissima Total Eclipse Of Sun in uno dei due bis concessi al nutrito pubblico che mostra grande apprezzamento per una in cui i Neubaten in ottima forma. Il volume ed il suono del palco sono calibrati e si assiste ad un concerto  decisamente godibile. Per coloro che desideravano un’idea chiara e riassuntiva del fenomeno Neubauten, sarebbe stata la serata perfetta.

 


Blixa Bargeld: voce
Alexander Hacke: basso, voce
Jochen Arbeit: chitarra, voce
Rudolf Moser: batteria, strumenti autocostruiti, percussioni, voce
N.U. Unruh: strumenti autocostruiti, percussioni, voce

Ash Wednesday: tastiere, elettronica

Data: 25/06/2015
Luogo: Roma - L'Altra Città
Genere: Industrial/Avant-garde

Setlist:
01. The Garden 
02. Die Interimsliebenden 
03. Haus der Lüge 
04. Dead Friends (Around the Corner) 
05. Nagorny Karabach 
06. Unvollständigkeit 
07. Youme & Meyou 
08. Die Befindlichkeit des Landes 
09. Sonnenbarke 
10. Halber Mensch 
11. Von wegen 
12. Sabrina 
13. Susej 

Encore:
14. Ein leichtes leises Säuseln 
15. Redukt 
16. Alles 
17. Total Eclipse of the Sun

 

 


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