Home Recensioni Live Adrian Belew Power Trio - Roma, 10 Febbraio 2016

Adrian Belew Power Trio
Roma, 10 Febbraio 2016

Roma, 10 Febbraio 2016 - Auditorium Parco della Musica - Sala Petrassi

Foto di Musacchio e Ianniello (www.riccardomusacchio.it), si ringrazia Musica per Roma.

Sono passati ormai due lustri dalla decisione di Belew di mettere su un Power Trio con cui dedicarsi pienamente all’attività parallela solista, più spensierata, meno rigida di quella assieme al proprio ego Robert Fripp, ma non meno interessante dal punto di vista dell’incessante ricerca sonora. Nel biennio 2005/2006, la fervida mente musicale del chitarrista statunitense, aveva partorito il trittico Side One, Two e Three approdando poi al disco-suite E,  coronando il sogno di una vita di mettere in piedi una performance live con orchestra. Tutto questo è immortalato nell’elettrizzante dvd E for Orchestra, di cui abbiamo dedicato qualche riga alcuni anni fa.  Nel frattempo, si è consumato l’addio ai King Crimson, per volere di Fripp, anche se ancora adesso le motivazioni sono poco chiare ed il chitarrista del Kentucky, non sembra intenzionato a voler dare la sua versione, sorvolando sempre sull’argomento.
Come detto, sono passati dieci anni dalla data romana del Power Trio. Allora, Belew era accompagnato da Mike Gallaher e Mike Hodsges. La formazione ha poi subito degli aggiustamenti con la stabilizzazione della talentuosa bassista Julie Slick ed il passaggio alla batteria prima del gemello Eric, poi di Marco Minnemann ed infine l'arrivo delll’ottimo Tobias Ralph.

Belew torna all’Auditorium dopo il bel sold-out con il Crimson Projekct del 2014, fusione tra Power Trio e Stickmen. Si sentiva il bisogno di assistere esclusivamente al repertorio solista del chitarrista americano con la speranza di ascoltare qualche nuova chicca, proveniente dal nuovo progetto Flux .
Questa volta è la Sala Petrassi, la più piccola dell’Auditorium, ad ospitare i musicisti e spiace vederla per nulla gremita. Di contro il pubblico si mostrerà caloroso con i nostri.  Ad aprire la serata l'interessante gruppo francese LizZard che propone un mix di progressive e sonorità dure, dove spicca particolarmente la tecnica e potenza della giovane batterista Katy Elwell.


Breve pausa per permettere ai tecnici di sistemare le strumentazioni ed il trio fa il suo ingresso, Belew non perde tempo per scherzare col pubblico accennando alcune note per poi salutare tutti dando la buona notte. Si inizia con i fuochi d’artificio con l’inaspettata frenesia rockeggiante di "The Momur", estratta dall’ottimo Lone Rhino. I live ci restituisce belle soddisfazioni con uno scalom tra tra produzione solista più wave come "Big Electric Cat", cavallo di battaglia dal vivo di Belew, passando per "Men in Helicopters", brano più volte rimaneggiato nel corso degli anni e proposto questa volta in una forma più sbarazzina e rock, rispetto al quella presente in "Side Three". Si prosegue con l’accenno a "The Lone Rhinoceros" per poi tuffarsi nei meandri crimsoniani con l’agognata "Dinosaur" e le inaspettate "One Time" prima, e la struggente "Walking On Air" successivamente, impreziosita dal fantastico lavoro sonoro del musicista americano.

Belew si mostra sempre in gran forma, una vera forza della natura, capace di coniugare tecnica superiore, presenza scenica e grande capacità di manipolazione del suono sempre attraverso un modo di fare genuino e naturale. Julie Slick, ormai, non ha bisogno di presentazioni. E' una bassista che sta dimostrando grandi qualità e crescita artistica notevole (se siete interessati da qualche tempo ha messo su un nuovo progetto, Echotest, con il bassista Marco Machera ed il batterista Alessandro Inolti. Torneranno a Roma a marzo), coniugando un bel tiro ritmico e feeling con il proprio mentore. Tobias Ralph è un altro pezzo da novanta. Non è solamente un concentrato di tecnica e potenza, ma anche di notevole originalità e lucidità nei passaggi, soprattutto durante  il poderoso lavoro che è in grado di eseguire ai piatti (un esempio su tutti l’intro di "Beat Box Guitar"), la naturalezza e concentrazione che dimostra quando Belew scherzosamente cerca di portarlo in fallo, interrompendo repentinamente le battute.

L’ora e mezza di scorre via senza accorgersene  con "Frame By Frame", la poppeggiante "Heartbeat", brano probabilmente più orecchiabile dei re cremisi, passando per un’altra dissonante perla, davvero gradita, come "Neurotica" (estratta da Beat) e le sbarazzine movenze di "Futurevision".
Non poteva mancare, a conclusione del set, la geniale "E", brano conclusivo dell’omonimo disco, costruita attorno al loop  introduttivo  di chitarra, che si dipana in un andamento psicotico. Personalmente, questo è uno dei brani migliori della più recente produzione di Belew. C’è ancora tempo per un bis, servito con la bomba "Indiscipline", degna chiusura di una fantastica performance. Purtroppo Belew non può fermarsi, deve salutare tutti e scappare per Sanremo dove sarà ospite nel dopofestival, per suonare assieme ad Elio e Le Storie Tese, "Elephant Talk" ed "Heroes" di David Bowie (in realtà gli Elii avevano proposto anche "Once in a Lifetime" dei Talking Heads  ma sono trent’anni che Belew non la suona, per cui ha gentilmente declinato). Ciao a tutti e alla prossima!

 


Adrian Belew: chitarra, voce
Julie Slick: basso
Tobias Ralph: batteria

Data: 10/02/2016
Luogo: Roma - Auditorium PdM
Genere: Rock

Setlist:
01. The Momur
02. Big Electric Cat
03. Men In Helicopters
04. The Lone Rhinoceros
05. Dinosaur
06. One Time
07. Three Of A Perfect Pair
08. B
09. Frame By Frame
10. Heartbeat
11. Walking On Air
12. Ampersand
13. Young Lions
14. Neurotica
15. Futurevision
16. E
Encore:
17. Indiscipline

 

 

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