Salvo Lazzara musicista di chiara estrazione progressive, noto per essere uno dei membri fondatori della band Germinale, autorevole gruppo prog italiano (progetto per ora momentaneamente stoppato), vira con forza verso lidi differenti ed in maniera più netta con questo nuovo disco del progetto solista Pensiero Nomade, discorso apertosi nel 2007.
Il musicista qui, si concentra su di una musica fondamentalmente destrutturata in cui non prevale una linea premarcata. Il senso restituito da questo disco è di un flusso sonoro continuo come ben si delinea in "Alla Deriva", di chiaro accento frippiano, facendo ampio ricorso ad effettistica e soundscapes, accompagnati dal cristallino suono della tromba di Pietropaoli. Un turbinio, insomma, di sensazioni ed emozioni che la propria musica è in grado di dar vita, sempre caratterizzati da scorrevolezza, senza mai inerpicarsi in percorsi accidentati, ma sempre molto dolci. La scarna presenza della sezione ritmica (o comunque molto accennata), una delle particolarità di questo disco, rientra infatti in questo aspetto. Parlare di psichedelia non è propriamente corretto, o comunque riduttivo. Sicuramente la world music e l'etno-jazz danno un loro importante contributo a questo disco, come ad esempio si nota molto bene nel connubio tra percussioni e suono elettronico ambient in "Di Nuovo Quiete" ed in "Il Senso delle Cose" in cui troviamo invece anche elementi di stampo jazz. Materia e Memoria è un disco sicuramente apprezzabile per la ricchezza cromatica e la capacità di farsi ascoltare con inebriante scorrevolezza, in grado inoltre di contenere in sé molteplici facce sonore, tra cui la sperimentazione sonora e la musica etnica. Personalmente trovo molta vicinanza con la ricerca sonora del progetto di The Redundant Rocker con un profilo però più etereo e mediterraneo. 70/100
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Salvo Lazzara: Chitarre, Oud, Basso, Loop & Samples Anno: 2011 |