Quindi, ci troviamo di fronte verso i clichè più abusati del movimento, ed alla fine questo è l'unico vero difetto che si può (seppur rilevante) appuntare verso questa uscita, curata sin nei minimi particolari: dalla copertina, all'artwork per terminare con una produzione di livello internazionale, che potrebbe rivelarsi un mercato florido per questi quattro veneti. Black si dimostra singer istrionico e malvagio al punto giusto, alternando screming a clean vocals con una naturalezza disarmante; anche il resto della band però non scherza, dimostrando una certa sicurezza e padronanza dei propri mezzi. La partenza, affidata alla maestosa "Burning Doubt" fa subito capire di che pasta siano fatti gli AHD, con le tastiere ad ampio respiro ed una rimtimica varia e martellante. Più complessa invece la trama chitarristica della successiva "The Learn From Literature". Con questi primi due pezzi, vengono cosi delineati i confini dell'intera raccolta, omogenea ma ricca di idee ottime ed a tratti concretizzate anche in maniera eccelsa. "First Flames" è una cavalcata malvagia, dove Black diventa maligno narratore; una perla di crudeltà di grande classe. Altro pezzo degno di nota è la title track posta nella parte centrale del disco; con un finale al limite del fusion, con l'intervento vocale di Elena Longo. Alla fine invece, una cover da quasi 21 minuti di "At War With Satan" dei Venom, come a tributare chi, almeno a livello estetico\attitudinale ha dato il via alla scena quasi incosapevolmente. Poco originali (per adesso), ma ricchi di idee, gli And Harmony Dies hanno tutte le carte in regola per fare molto bene. 70/100
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Black: Voce, programming; Anno: 2007 Sul web: |