Grande Nazione è quindi il frutto di questa ritrovatà creatività tra i due, frutto nato in tour nel 2010 e concluso con delle sessioni in studio la scorsa estate, un lavoro che ci ridona un connubio non del tutto annebbiato, in realtà ancora capace di scrivere delle buone canzoni rock nel puro spirito mediterraneo che ha sempre contraddistinto il marchio Litfiba. Eppure i presupposti non erano dei migliori: il singolo di lancio "Squalo", un brano annacquato tra pop e rock sterile poteva far presagire al peggio, ma all'interno della raccolta sono diversi i momenti decisamente superiori. Su tutte la bella "Anarcoide" (a parere di chi scrive la migliore del lotto), che parte con un vigoroso riff di chitarra di Renzulli (buono anche l'assolo) accompagnato da hand clap iniziali ed un'ottima verve interpretativa di Pelù, che esplode in un riuscitissimo ritonello che sarà uno dei momenti chiave dei prossimi live della band. Forse l'unico vero brano di protesta della raccolta (ma in parte lo è anche "Tutti buoni"), riuscitissimo ed esplosivo.
"Lo stato no, non è un’azienda / lo stato è ogni cittadino che pensa”
Funziona bene anche l'opener "Fiesta tosta", che sembra essere emersa col suo tappeto di tastiere in corredo, dalle session di Mondi Sommersi (1997). In generale, Grande Nazione, con una certa naturalezza sembra riallacciarsi direttamente a tutti i lavori degli anni '90 del gruppo, con i testi aggiornati alla società attuale, risultando cosi immediatamente riconoscibile col migliore trademark dell'ensemble fiorentino. Niente male nemmeno le ballate ("Luna Dark" ad esempio, gode di un'ottima atmosfera a arrangiamento), ma peccato che la migliore sia rimasta fuori dalla tracklist originale: "Dimmi dei Nazi", dedicata alla memoria della poetessa Fernanda Pivano è un bellissimo blues semi strumentale molto emotivo e tessuto con cuore e intelligenza, ascoltabile però solo sulla Deluxe Edition dell'album. Liricamente risulta molto interessante anche "Tra te e me", che tratta delle dinamiche di coppia e della difficoltà di arrivare insieme verso la fine di un cammino, argomento che Pelù nella sua discografia da solista ha affrontato molto spesso, con discreti risultati (come in questo caso).
"Sarà quel che sarà, dei sogni che teniamo in tasca / la nostra eternità è quel che succede tra te e me...ora"
Pur non essendo assolutamente un capolavoro, Grande Nazione forse a sorpresa, risulta essere in realtà un buon disco di rock made in italy ben confezionato e performato - ma soprautto fresco ed energico -, lontano anni luce dalla cupezza new wave degli esordi ma molto vicino alla diretta e circolare crudezza musicale di dischi come Terremoto (1993), Spirito (1995) ed il già menzionato Mondi Sommersi. Di sicuro questo è un segnale che anche il movimento più mainstream della musica nazionale ha ancora qualche cartuccia da sparare, e per questo, pur in un limbo di non assoluta eccellenza, fa piacere scoprire che i Litfiba sono ancora in trincea.
65/100
Piero Pelù: Voce
Ghigo Renzulli: Chitarra
Daniele Bagni: Basso
Federico Sagona: Tastiera
Pino Fidanza: Batteria
Anno: 2012
Label: Sony Music
Genere: Rock
Tracklist:
01. Fiesta tosta
02. Squalo
03. Elettrica
04. Tra te e me
05. Tutti buoni
06. Luna dark
07. Anarcoide
08. Grande nazione
09. Brado
10. La mia valigia