Quando si parla di "supergruppi", quelle band formate da membri vari sparsi per il meglio del Rock mondiale, i dubbi sulla qualità del lavoro in studio sono sempre leciti, considerando che negli ultimi anni Audioslave e Velvet Revolver, tanto per citarne solo 2, non abbiano di certo fatto impazzire ne critica e pubblico.
Fortunatamente i Chickenfoot, composti per il 50% dai Van Halen seconda metà anni '80 (Sammy Hagar e Michael Anthony, la batteria dei Red Hot Chili Peppers (Chad Smith) e Joe Satriani (carriera solista affermatissima ed un breve periodo dei Deep Purple ad inizio anni '90), sono riusciti dove un po' tutti negli ultimi 10 anni hanno fallito, senza comunque realizzare niente di miracoloso o che possa lasciare impronte indelebili. Le 11 tracce che compongono questo esordio quindi, sono la somma algebrica delle esperienze di ogni singolo membro con la band madre qui fuse con un risultato fresco, divertente e funzionale, un Hard Rock di chiaro stampo melodico dove non mancano le ballate in classico stile AOR ("Learning to Fall") e brani più catchy e ruffiani (come la bellissima ed estiva "Oh Yeah" e "Soap on a Rope"). Sammy Hagar canta come se dopo anni spesi in dischi solisti altalenanti avesse di nuovo il diavolo in corpo e la sua ugola cartavetrata emettesse grandi refrain, Michael Anthony dopo il licenziamento dai Van Halen si riprende la sua rivincita e con Chad Smith compone una sezione ritmica vincente e sempre incalzante (splendido il lavoro di quest'ultimo in "Down the Drain", speriamo che i tre compagni dei RHCP abbiano preso nota), mentre Joe Satriani, famoso tra i suoi detrattori per aver si uno stile tecnico ed ultra veloce ma freddo, si riscatta con una serie di riff di ottimo livello ed un lavoro armonico che sarà apprezzato anche dai puristi del genere. Il disco, prodotto dalla band stessa con l'aiuto di Andy Johns nella seconda parte offre il lato più catchy e contagioso del gruppo con "My Kinda Girl" e va segnalato anche per i quasi 7 minuti conclusivi della riuscitissima "Future in the Past", con una vena leggermente nostalgica ma che prende dritto al cuore grazie ad una grande esecuzione della band. Questo Chickenfoot è un disco che quindi va ascoltato scrollandosi di dosso qualsiasi pregiudizio inerente a progetti come questo, mettendo il CD nel proprio stereo e alzando a volumi altissimi il contenuto, lasciandosi cosi andare ad una prova di grande cuore e dedizione verso l'Hard Rock. Adesso l'esame più duro avverrà con il loro arrivo in Italia per due date (Pistoia il 3 luglio e Lignano Sabbiadoro il 5 dello stesso mese), ma quello che qui è contenuto, potrebbe lasciare lo stesso sorpresi in tanti che che nei "supergruppi", ci vede solo una buona occasione per rimpinguare le casse. 70/100
|
Sammy Hagar: Voce Anno: 2009 Sul web: |