Home Recensioni Album Novanoise - Slave Of Freedom

Novanoise
Slave Of Freedom

Hanno capito tutto questi 4 giovani ragazzi di Carpi, nel modenese. Hanno capito bene che non importa essere dei virtuosi per comporre delle perfette canzoni pop\rock, come dimostra bene la scena britannica, che avrà sicuramente influenzato molto la band al momento di stendere le 10 canzoni presenti in Slave Of Freedom.  I Novanoise quindi, si fanno portavoce nostrani della migliore tradizione brit pop\rock degli ultimi 20 anni, attingendo con grande personalità ai vari Oasis (nelle chitarre e chorus dell’opener “24 Hours”), Stereophonics ed occasionalmente pure i Blur.
Il disco è cantato completamente in inglese, dando anche un importante è ben delineata internazionalità nonostante sia autoprodotto, dimostrando anche ottime capacità di mixaggio dietro la console. Passando invece ai brani, difficile sceglierne uno a descapito di un altro, tutto funziona molto bene, dai testi alle melodie, arrivando alle basi, ben imbastite e suonate con una consapevolezza non indifferente, esaltando anche la bella voce di Andrea Artioli. Sta di fatto che il picco emozionale raggiunto in “The Wrong And The Right Side” è altissimo, con un attacco di acustica e cantato molto flebile che esplode in un ritornello malinconico ma eccezionale nel suo crescere, cosi come è maturo ed efficace il songwriting in “Days Of My Life”, dall’incedere anche più scanzonato e sereno. “Give It Away” riecheggia Gomez e Turin Brakes, quanto meno per i secondi vale la svolta artistica dello scorso anno, mentre il ritmo focalizza la struttura di “Wake Up For Wasted Time”. Conclude la romantica “Miss Divine..”, pregna di un dolce e rilassato incedere, dove la sei corde elettrica è carica di effetti, mentre quella acustica tiene il ritmo per tutta la durata. In pratica i Novanoise, esordiscono con una raccolta di canzoni molto semplici nella struttura e smaccatamente pop, dove di tanto in tanto la ritmica accenna qualche soluzione più vivace e diretta, senza mai però risultare invadente alle sognanti derive sentimentali di Andrea.

68/100


Andrea Artioli: Voce e chitarra ritmica
Davide “Sinisa” Pivetti: Chitarra solista
Gilberto “Gibbo” Girotti: Basso
Luca “Scheggia” Lodi: Batteria

Anno: 2008
Label: Autoprodotto
Genere: Indie Rock

Tracklist:
01. 24 Hours
02. Trick For A Friend
03. Good Fortune Is Over
04. Why To Die Again
05. The Wrong And The Right Side
06. Days Of My Life
07. Wasted
08. Give It Away
09. Wake Up For Wasted Time
10. Miss Divine (My Only Star Is You)

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