Gli Exodus sono tornati, stavolta per davvero. Se il loro precedente disco vi aveva fatto storcere il naso preparatevi ad una bella sorpresa. Malgrado questo disco non aggiunga molto a quanto questa sanguinaria band abbia già concepito, “The Atrocity Exhibtion - Exhibit A” non mancherà di suscitare grande entusiasmo.
Il perché di ciò risiede nella riuscita di una proposta musicale ancora una volta violenta veloce e di grande potenza. L’album passerà inoltre alla storia in quanto disco che vede finalmente la consacrazione di Rob Dukes, singer che inizia finalmente a convincere. Se questo sia dovuto o meno ad una ragionevole questione di assestamento del combo o meno, non mi è dato di saperlo, quello che so è che la band sta mandando dei segnali importanti di compattezza e solidità. The Atrocity Exhibtion - Exhibit A, ben lontano dall’immediatezza dell’indimenticabile “Tempo Of The Damned”, si concede il lusso di sparare alto. La proposta consta di brani prolissi ed elaborati della durata media di sette minuti. Non fatevi spaventare: il disco è davvero devastante e degno del nome della band che lo suona. Ci terrei per altro a sottolineare come questa sia riuscita mantenere un’identità, quella delle proprie radici, ma spingendosi allo stesso tempo verso nuove “devastanti” prospettive musicali. Nessun brano riciclato da qualcosa di già sentito, nessun finto scioglimento seguito dall’ennesima pomposa e inutile reunion. Gli Exodus sono ancora una band che crede in quello che fa e i risultati sono tutti in questo disco. Perciò, mentre attendo con ansia l’uscita di “Exhibit B”, prevista per la fine del 2008, consiglio a tutti l’ascolto di questo disco. La Bay Area e i suoi fenomeni continuano a dire la loro, dettando ancora legge nel panorama del trash/death mondiale. Se pensate davvero che questi siano immortali fate sì che ciò non riguardi il semplice ricordo dei bei tempi che furono. 85/100
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Rob Dukes: Voce Anno: 2007 |