In apertura gli spettatori più puntuali hanno assistito alle prestazioni di Fear My Thoughts, incolori e noiosi, e Poisonblack. Questi ultimi hanno dimostrato di essere ben più di un'inutile prosecuzione dei Sentenced e, con un Ville Laihiala in versione guitar hero, sfoderano una prestazione molto convincente. Il pubblico era coinvolto per ragioni musicali che andavano ben aldilà dell'ingombrante passato del singer finnico. La fantastica "Rush" ha chiuso degnamente un set che ha regalato più di un'emozione e che ha sicuramente aiutato i Poisonblack nel loro intento di farsi conoscere positivamente da qualche centinaio fi fans in più.
Passa poco tempo, dedicato all'allestimento del set per la band più attesa da una parte, e all'abbeveraggio di massa dall'altra, ed ecco spegnersi i riflettori. I Dark Tranquillity prendono possesso della scena alla spicciolata, irrompendo come tuoni in agosto sul palco dell'Estragon. 'The Treason Wall' scalda l'atmosfera mentre le successive 'The New Build' e 'Focus Shift' fanno schizzare il mercurio fuori dai barometri. Il pubblico felsineo, composto di fans vecchi e nuovi, esplode in un boato di entusiasmo che accompagnerà la performance dei detah metallers siano alla sua straziante conclusione. L'arena impazzisce quando 'Wonders At Your Feet' si impadronisce delle colonne vertebrali e dei bacini dei presenti, cosa che contin uera durante la successiva 'Lost To Apathy'. I Dark Tranquillity allora tornano prepotentemente alle origini portando ulteriormente su di giri l'adrenalina dei fans più fedeli e datati. 'Edenspring', 'Lethe', estratte dall'intramontabile The Gallery, ma soprattutto l'esecuzione consecutiva di 'Freecard' e 'Insanity's Crescendo', la prima estratta da Projector e la seconda da The MInd's I, riportano indietro memorie e senzazioni di molti di noi. Il pathos di quel momento era altissimo, cupo ed entuasiasa al tempo stesso, un concetto che pensandoci può essere ben riassunto da due semplici parole: Dark Tranquillity. 'Yesterworld', 'Punish My Heaven', 'Dreamlore Degenerate', contribuiscono a mantenere lo stesso groove e nel contempo a reinserire saccentemente quei riff che hanno maggiormente contraddistinto la seconda metà della fortunata produzione della band. Ormai ci stiamo avviando verso la fine di un magnifico set di 20 brani, la cui fine viene affidata a 'Terminus', che per un problema di suono apparira un po' moscia e meno graffiante di quanto sarebbe stato lecito aspettarsi, anche se dopo un concerto così gli spettatori non fanno alcuna fatica a perdonare lo svarione. Anzi. I Dark Tranquillity vengono sostenuti con un nutrito pogo e un'audience strillante. Un grande supporto per una grandissima band.
Mikael Stanne: Voce
Daniel Antonsson: Basso
Niklas Sundin: Chitarra
Martin Henriksson: Chitarra
Martin Brändström: Tastiere
Anders Jivarp: Batteria
Data: 01/11/2008
Luogo: Bologna - Estragon
Genere: Death Metal