Home Recensioni Live Enslaved - Bologna, 26 Novembre 2008

Enslaved
Bologna, 26 Novembre 2008

Bologna, 26 Novembre 2008 - Estragon
Servizio fotografico a cura di Valentina Moracci

Il gelo castiga il Parco Nord di Bologna e il preludio al concerto degli Enslaved è qualcosa di veramente spettrale. Passando per la stradina fangosa che porta all'Estragon, e che costeggia l'Arena Parco Nord, mi riesce difficile non pensare a quando oltre 40.000 persone assistettero alla performance degli Enslaved al Gods Of Metal 2008. Faceva un caldo eccezionale, di quelli che si ricordano. Oggi, a pochi mesi e poche centinaia di metri di distanza la situazione è esattamente opposta. Anche il pubblico, di poco superiore alle 100 unità, sembra aver optato per una tranquilla seratina in casa, e non mi riesce difficile capire il perchè. Tuttavia il concerto non risentirà particolarmente delle avversità riservate da questo siberiano autunno bolognese, riuscendo a soddisfare i presenti. Aprono le danze i Krakow, band sulla quale vi risparmio qualsiasi scontata nota biografica e che convincerà gli ancora pochi presenti con una buona performance. Nonostante la rapsodia di elementi, che sanno un po' di "già sentito", i Krakow presentano una set list che attraverso brani come "Firefly" e "Coronated King" incuriosisce per lo snodarsi tra Metal e Alternative, voci Growl e Clean, sacro e profano. L'abilità sostanziale di questa giovane band consiste nella facilità con cui si ascoltano i loro brani senza che tuttavia scadano nel commerciale e nell'emocore, che oggi va tanto di moda e che sicuramente avrebbe finito con l'indignare i presenti.

Passa poco tempo ed ecco materializzarsi gli Audrey Horne. La band alternative metal norvegese, il cui nome deriva dal personaggio interpretato da Sherilyn Fenn nel telefilm televisivo Twin Peaks, ha il difficile compito di accaparrarsi le simpatie di un pubblico che per la maggior parte non aveva mai sentito neanche nominare la band.
Forti della presenza del chitarrista Arve Isdal (alias Ice Dale) degli Enslaved, gli Audrey Horne riescono nell'impresa suonando con convinzione e destrezza un genere che spazia dall'Indie all'Hard Rock. Nessuno sembra sorprendersi nel vedere che qualche ragazza sparsa per il locale stesse intonando le canzoni della band. Il cantante Toschie, simpatico, stiloso e soprattutto bravo, ha trascinato la band nelle esecuzioni di "Jaws", "Confession And Alcohol", "Monster" e "Speeh". Ironizza sulla scarsa affluenza di pubblico mettendosi a cantare senza il microsono, quasi a voler dire "Tanto si sente comunque.. perchè far finta di nulla!?". "Get A Rope", "Dead" e "Treshold" chiudono il set per poi abbandonarlo tra gli applausi.

L'ora degli Enslaved è finalmente giunta e così, dopo un breve soundcheck e le consuete prove per lo schermo montato sul fondo del palco, eccoli prendere il possesso della scena. L'atteggiamento è quello dei veterani di razza e la cosa sembra avere un ottimo impatto sul pubblico che intato si è annidato sotto al palco, dando allo stage dell'Estragon un colpo d'occhio finalmente degno di questo nome. La musica della band si snoda tra elementi di Black, Viking, Progressive e Psichedelia. Coinvolge e dona un'atmosfera del tutto particolare sin dalle prime note di "New Dawn", brano che poi cederà il passo a "Ruun" e "Path To Vanir". L'audience si divide tra chi canta a occhi chiusi e naso all'aria e sinuosi headbanger mentre "The Watcher" conquista i presenti, il tutto sempre coadiuvato dallo schermo alle spalle della band, che propone delle immagini colorate e mutevoli, vagamente ispirate alla tradizione Pinkfloidiana, che non fanno che aumentare il tasso di vaneggio già presente in maniera massiccia e ottimamente espressa dagli ottimi brani della band. Chiude il set "Vertebrae" e un pubblico più che appagato saluta con un lungo applauso gli Enslaved.

Certo, potremmo soffermarci sul fatto che l'affluenza non fosse esattamente quella delle grandi occasioni ma, si sa, sono cose che lasciano il tempo che trovano. Gli Enslaved, piuttosto, hanno confermato con grande convinzione di essere un'ottima band, meritevole di ricoprire il ruolo di headliner che stanno ricoprendo in questo tour. Quanto ai gruppi che hanno aperto, i giovani Krakow e i ben più navigati Audrey Horne, si sono messi in mostra positivamente, riuscendo anche nell'impresa non facile di far parlare di se. Per tutto il resto vi rimando ai loro vari My Space, dove voi lettori potrete farvi un'idea personale del loro valore e della loro (buona) musica.

 


Enslaved:
Ivan Bjornson: Chitarra
Grutle Kjellson: Voce, basso
Cato Bekkevold: Batteria
Arve Isdal: Chitarra
Herbrand Larsen: Tastiere, voce

Audrey Horne:
Toschie: Voce
Ice Dale: Chitarra
Thomas: Basso
Kjetil: Batteria

Krakow:
Kjartan Grønhaug: Chitarra
René Misje: Chitarra, voce
Frode Kilvik: Basso, voce
Christopher Swahn Zibell: Batteria

Data: 26/11/2008
Luogo: Bologna - Estragon
Genere: Alternative/Viking Metal

 

 

 

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