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Dark Tranquillity
Fiction

Ottava fatica discografica per gli infaticabili svedesi, tornati ancora una volta con un disco all’altezza delle aspettative. Il full-length non presenta particolari innovazioni rispetto ai lavori precedenti. È un disco in perfetto stile Dark Tranquillity, che nel suo esplicarsi presenta elementi caratteristici di vari altri momenti della loro carriera.
Se questa spiegazione sembra parlarvi di qualcosa di “già sentito” aspettate ad ascoltare "Fiction". Il disco è veramente un lavoro ben riuscito che non tarderà a raccogliere consensi su vasta scala.
A questo aggiungiamo l’ottimo lavoro della produzione che ha apportato alle tastiere del gruppo un particolare modo di concepire il suono, mai così ricco di enfasi. Le tastiere sono il vero elemento innovativo che distinguerà "Fiction" dal resto della produzione.
Le chitarre sono pesanti, come lo sono sempre state, e contribuiscono in maniera decisiva a trascinare lo stato d’animo dell’ascoltatore che troverà nella voce apocalittica di Mikael Stanne la guida giusta per il proprio “viaggio”.

La musica dei Dark Tranquillity è da sempre una delle rappresentazioni più valide degli stati d’animo e di quei moti interiori che portano a vedere il mondo in modo rabbioso e grigio. "Fiction" riesce perfettamente anche in questo.
L’opener del disco, “Nothing To One”, è violenta e coinvolgente, alterna riff di grande impatto ad accelerazioni, per poi rallentare sul pianoforte che conferisce alla canzone uno stile cupo e meditativo. Il tutto è presente in un unico, impeccabile, blocco inscindibile.  Altrettanto violente sono “Empty Me” e “Blind At Heart”, se per caso qualcuno avesse bisogno di nuovi brani dei Dark Tranquillity per i quali poter impazzire, a casa come dal vivo, sarà tutt’altro che deluso.
Il disco non possiede neanche un brano che possa definirsi “sotto tono” né tanto meno brutto.
Incredibile l’atmosfera emanata da “Misery’s Crown”, se vi siete innamorati di brani come “Wonders At Your Feet” non tarderete ad apprezzarlo.
Infine troviamo quel genere di brano che farà impazzire le giovani fanciulle: “The Mundane And The Magic” inizia con uno struggente “clean voice” dell’ottimo Stenne per poi affondare nelle dolci note di una voce femminile, che regala al disco un ulteriore tocco di classe, quello che solo i grandi gruppi riescono e possono permettersi di dare.



Martin Brändström: Elettronica, tastiere
Michael Nicklasson: Basso
Mikael Stanne: Voce
Martin Henriksson: Chitarre
Anders Jivarp: Batteria
Niklas Sundin: Chitarre

Anno: 2007
Label: Century Media/Self
Genere: Death Metal

Tracklist:
01. Nothing To No One
02. The Lesser Faith
03. Terminus (Where Death Is Most Alive)
04. Blind At Heart
05. Icipher
06. Inside The Particle Storm
07. Empty Me
08. Misery's Crown
09. Focus Shift
10. The Mundane And The Magic

Sul web:
Dark Tranquillity
Dark Tranquillity @MySpace

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