I Pallas rappresentano con i Marillion, i 12th Night, gli IQ ed i Pendragon i gruppi che hanno sancito ad inizio anni ’80 la rinascita (purtroppo effimera) del progressive in terra d’Albione.
Del quintetto citato i Pallas rappresentano senz’altro l’ala più dura ed epica, con ritmiche aggressive condite spesso da melodie vincenti in grado tranquillamente di reggere il peso degli anni. Come dimenticare, infatti,album come The Sentinel (del 1984), che, oltre ad una copertina meravigliosa, si avvalse della produzione di un certo Eddie Offord e di una manciata di brani ("Ark of Infinity" il primo che mi sovviene) che nulla avevano da invidiare alle quasi contemporanee uscite di Script for a Jester’s Tear, di Fugazi e via discorrendo.
Purtroppo la sfortuna ha giocato un ruolo determinante e dopo The Wedge del 1986, i Pallas ritornano con un album solo nel 1999 (Beat the Drum). Da allora altri due cd in studio, The Cross and the Crucible (2001) e The Dreams of Men (2005), intervallati da una pubblicazione live “The blinding darkness” del 2003.
E’ quindi con estremo piacere ed interesse che seguiamo il gruppo on stage nell’ormai familiare Wyspianski Theater di Katowice (vedi recensione FOUR DECADES degli SBB). La formazione è quella classica dalla reunion del 1999: Graeme Murray al basso, Niall Mathewson alla chitarra; Ronnie Brown alle tastiere (tutti e tre già nella line-up di The Sentinel), Alan Reed (di fatto un membro storico ... anche se solo dal 1986) alla voce ed il “nuovo” Colin Fraser alla batteria.
La scaletta è sicuramente di spessore. Quasi tutti gli album della band sono rappresentati in maniera degna. Grande spazio, come da prassi, dedicato all’ultimo interessante lavoro (Warriors, Northern Star, The Last Angel, Invincible e la splendida Ghostdancers) ma anche al passato remoto del gruppo: ed ecco quindi belle versioni di Cut and Run, Heart Attack e Queen of the Deep. Più deboli,ma non poteva essere diversamente, le più recenti Hide and Seek, Midas Touch e Fragments of the Sun. Entusiasmante anche se prevedibile il finale con l’inno ( che all’epoca fece storcere un po’ il naso ai puristi) Arrive Alive.
Un bel concerto, dunque, una band sicuramente in forma, qualche appunto, se proprio vogliamo cercare il classico pelo nell’uovo, potremmo farlo alla track list: magari una Ark of Infinity o una Rise and Fall avrebbero fatto bella mostra di sé ... ma allora sarebbe anche riapparso il fantasma di Euan Lowson ... perciò accontentiamoci ... va bene anche così.
80/100
|
|
Alan Reed: Voe Graeme Murray: Basso, voce Niall Mathewson: Chitarra Ronnie Brown: Tastiere Colin Fraser: Batteria, voce
Anno: 2008 Label: MetalMind Production Genere: Progressive Rock
Tracklist: 01. Warriors 02. Hide and Seek 03. Ghostdancers 04. Cut + Run 05. Heart Attack 06. Queen of the Deep 07. Northern Star 08. The Last Angel 09. Invincible 10. Midas Touch 11. Fragments of the Sun / Outro 12. Arrive Alive
Bonus video: 13. Interview with Alan Reed and Graeme Murray 14. Tales From the Tourbus 15. The Rehearsal Tapes
- Discography - Biografia - Galleria Fotografica - Desktop images
Sito web: Pallas
|