Traduzione di Giuliano Latina
James Byron Schoen: Electric and acoustic guitars, vocals
Matt Cozin: drums
T.D. Towers: bass
Michael Drucker: violin
Eve Harrison: flute (1, 2, 4, 6)
Rachel Kiel: flute (3, 5, 7, 8)
Arthur Sugden: piano, organ
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- The Fruit Fallen - 2008
- A&B -
Ciao, James! Benvenuto su Artists and Bands!
- James Byron Schoen [Edensong] -
Grazie a voi per il benvenuto e per questa intervista!
- A&B -
Il vostro primo album ha subito dato l'impressione di essere interessante e molto variegato, senza alcun picco di demerito. Potresti dirci qualcosa riguardo alla sua creazione?
- James Byron Schoen [Edensong] -
Fin dall'inizio, mi ero prefissato di creare un album che fosse sperimentale e, nello stesso tempo, stimolante per me dal punto di vista compositivo. Volevo giocare con tutti i tipi di strumentazione e di timbro che, generalmente, non si ascoltano su un disco di musica rock, incorporando orchestrazioni classiche ed anche sperimentando con l'uso di percussioni alternative a quelle tipiche delle batterie. Ho scritto la maggior parte del materiale mentre ero all'università ed ho realmente cercato di trarre vantaggio dalla varietà musicale che avevo a disposizione in quel periodo; in quale altro posto, all'infuori di un ambiente accademico, avrei avuto un accesso così immediato alla musica classica, alle percussioni indiane ed africane, all'organo da chiesa, ecc.? Penso che questa disponibilità abbia davvero contribuito a plasmare il suono complessivo dell'album.
- A&B -
Nella mia recensione ho scritto di un melting-pot sonoro che spazia dai Kansas a Simon & Garfunkel, sfiorando territori metal e folk. Le tue fonti di ispirazione sono numerose: potresti parlarcene?
- James Byron Schoen [Edensong] -
La maggior parte dei musicisti che incontro tende ad avere gusti musicali molto vasti, così, in questo modo, credo di non essere differente. Sono cresciuto ascoltando gruppi classici come i Beatles; mi spostai verso il rock alternativo nei primi anni novanta, quindi verso band di heavy metal classico come Metallica e Megadeth alla scuola media, che alla fine mi portarono verso gruppi più progressive come Rush e Dream Theater. E' stato ancora intorno a questo periodo che cominciai a scavare in mezzo alla vecchia collezione di vinili di mio padre; scoprii pietre miliari del progressive rock come Yes e Jethro Tull, la musica dei quali mi affascinò come nessun'altra. Alla scuola superiore, i miei gusti musicali erano fermamente radicati nel progressive rock e nell'heavy metal ed avevo formato un gruppo progressive metal chiamato Echoes of Eden; il nostro “Beneath the Tide” mostra in modo definitivo le nostre influenze dell'epoca. Dopo che la band si sciolse, mi sforzai per trovare uno stile solistico di espressione musicale. E' all'incirca il periodo in cui cominciai ad ascoltare un bel po' della musica folk acustica di Cat Stevens e Simon & Garfunkel: iniziai ad adattare buona parte del mio stile compositivo influenzato dal prog a questo stile più intimo. Penso che questo matrimonio di strumentazione acustica ed elettrica, accoppiato con il mio interesse per la musica classica e per altri mondi musicali, sia centrale per la stesura delle canzoni di “The Fruit Fallen”.
- A&B -
Mi passano per la mente due curiosità: “To See but not to Believe” somiglia al finale di “The Reunion”; inoltre, nel libretto mancano i testi. Potresti spiegarci queste scelte?
- James Byron Schoen [Edensong] -
Di questi tempi mi pongono molto spesso questa domanda, infatti ieri spiegavo proprio questo a qualcuno. “To See but not to Believe” era originariamente concepita come un altro brano di “The Fruit Fallen”, comunque, dopo aver riesaminato il master finale (con un ordine leggermente differente tra i brani, ricordo), pensavo che il brano non si sarebbe realmente armonizzato con il tono complessivo dell'album; sapevo anche che a molti fan degli Edensong il pezzo piace sul serio, così non ho voluto eliminarlo completamente dal disco e, trovando un compromesso, sono giunto alla decisione di inserirlo come traccia segreta. Musicalmente e concettualmente, la canzone non ha alcun legame con “The Reunion”. Alla fine, l'intera faccenda ha causato molta confusione e mi sto quasi pentendo della mia decisione.
- A&B -
Possiamo considerare “The Fruit Fallen” come un concept album? Che tipo di messaggio dovrebbe arrivare ascoltadolo?
- James Byron Schoen [Edensong] -
Non ho mai avuto l'intenzione di fare di “The Fruit Fallen” un vero e proprio concept album, però tendo a pensare a tutto ciò su cui lavoro in termini molto concettuali. Per il disco volevo stabilire una globalità che si riflettesse sull'immagine del gruppo e sulla confezione dell'album; inoltre, da un lato non c'è un concept lirico su “The Fruit Fallen”, dall'altro sono presenti alcuni motivi generali, di cui parlo attraverso il disco. Ci sono molte canzoni che hanno come tema la morte; ci sono anche frequenti riferimenti biblici, per la maggior parte usati come metafore per altri aspetti della vita, così tanti che alcuni hanno considerato erroneamente gli Edensong come una band di rock cristiano: trovo tutto ciò un po' ironico, visto che i testi tendono ad assumere una visione piuttosto critica della religione organizzata.
- A&B -
In Italia un grosso problema per i gruppi (non solo quelli che suonano un genere “particolare”) è trovare luoghi dove possano proporre la propria musica. Molti gestori di locali preferiscono andare sul sicuro, ingaggiando alcune cover band. Cosa pensi di questa situazione? Avviene la stessa cosa negli USA? Avete molte possibilità di farvi conoscere tramite concerti e festival? C'è una particolare fascia di persone che gradisce maggiormente la vostra proposta?
- James Byron Schoen [Edensong] -
Sì, certamente negli USA c'è la stessa situazione: molti bar sembrano preferire le cover band, poiché potrebbero piacere di più alla persona media, che entra per bere e socializzare. New York ha un mucchio di club che ospitano musica originale, ma molti di questi sono luoghi di riunione piuttosto “incompleti”: locali inadatti, palchi stretti, suono misero, ecc. Raramente questi club hanno i propri clienti regolari: piuttosto fanno totale affidamento sui gruppi, sperando che si portino dietro i propri fan. In questo modo diventa molto difficile accrescere il numero dei fan soltanto tramite il concerto dal vivo. A noi Edensong sembra una scommessa migliore produrre e promuovere i nostri spettacoli, forse con altre formazioni progressive nell'area, piuttosto che accettare una data in un club di New York che ci dà disponibilità. Quest'anno siamo stati invitati a suonare al Three Rivers Progressive Rock Festival di Pittsburgh con King's X, Glass Hammer, Phideaux, IQ, ecc. (http://www.3rprogfest.com/), che dovrebbe essere una grande esperienza per portare la nostra musica sul palco davanti al giusto pubblico. I concerti dal vivo sono un concetto relativamente nuovo per gli Edensong, specialmente per questa nuova formazione; ci piacerebbe, comunque, partecipare ad alcuni festival, negli USA e all'estero, suonando di più localmente ed anche organizzando alcuni tour nel futuro prossimo. Abbiamo molte possibilità da valutare!
- A&B -
Oggi Internet è uno strumento fondamentale per raggiungere un maggior numero di persone. Come sono il tuo rapporto e quello degli Edensong con Internet?
- James Byron Schoen [Edensong] -
Internet ha giocato un enorme ruolo nella promozione della musica degli Edensong. Nel 2006, mentre “The Fruit Fallen” era ancora in produzione, ho aperto una pagina Myspace degli Edensong, facendovi comparire alcuni nostri pezzi terminati ed ho immediatamente comunicato con fan della nostra musica provenienti da tutto il mondo; a quei tempi suonavamo dal vivo abbastanza spesso, così Internet era anche un mezzo per diffondere notizie sulle nostre esibizioni. Nel 2007, mentre si stava per concludere il lavoro riguardante “The Fruit Fallen”, ero un po' più eremita, perché aggiornavo la nostra pagina e comunicavo via Internet molto raramente. Ora che l'album è stato realizzato, che c'è una formazione nuova di zecca e che ci sono sempre molte notizie da riportare, gli Edensong sono molto più attivi su Internet, che molto spesso mi ha aiutato a contattare recensori, sostenitori, distributori ed altri artisti; inoltre, siamo sempre in cerca di nuovi mezzi di promozione Internet, aggiorniamo costantemente il nostro sito http://www.edensongtheband.com/ ed abbiamo appena creato il nuovo blog degli Edensong.
- A&B -
State già pensando al successore di “The Fruit Fallen”? Potresti svelarci qualcosa?
- James Byron Schoen [Edensong] -
In agosto, poco prima di essere invitati a suonare al Three Rivers Progressive Rock Festival, abbiamo cominciato a pensare un po' al prossimo lavoro: abbiamo composto qualche nuovo tema e discusso alcuni concetti generali. Quando abbiamo accettato la proposta del festival, ci siamo concentrati maggiormente sul miglior modo di trasferire la musica da “The Fruit Fallen” al palco. Abbiamo un paio di differenti progetti di registrazione su cui abbiamo discusso, così non sono sicuro su quale sarà quello su cui cominceremo a lavorare prima, ma sono certo che torneremo in studio tra non troppo tempo! Mi eccita veramente tornare a lavorare su nuova musica. Data la nuova formazione del gruppo, il nuovo album è vincolato ad un progetto di maggior collaborazione e potrebbe andare a finire in una direzione leggermente diversa; immagino che staremo a vedere cosa succederà.
- A&B -
Conosci la musica italiana, per esempio la scena progressive presente e passata, o gli anni settanta, sempre grazie alla Rete?
- James Byron Schoen [Edensong] -
Alcune persone mi hanno detto che gli Edensong ricordano un po' il rock progressivo italiano, ma mi vergogno un po' nel dire che la mia conoscenza di questa musica è abbastanza limitata. La mia prima, vera introduzione al prog italiano è avvenuta pochi mesi fa, quando un mio amico mi ha prestato un vecchio album della PFM: l'ho amato dal primo ascolto e non vedo l'ora di sentire qualcos'altro! Qualche suggerimento?
- A&B -
Ti ringrazio moltissimo per il tempo che ci hai dedicato; arrivederci a presto con la musica degli Edensong! Ti chiedo un saluto per i lettori di Artists and Bands.
- James Byron Schoen [Edensong] -
Mille grazie per il vostro supporto agli Edensong. Artists and Bands è un sito meraviglioso; in futuro, non vedo l'ora di condividere con voi una maggior quantità di notizie e musica!