Non è, questa, una raccolta di standard interpretati da una classica Big Band di studenti universitari più o meno dotati, più o meno indolenti, più o meno costretti a partecipare al progetto da intransigenti, impettiti, austeri professori universitari piuttosto avanti con gli anni, come si potrebbe pensare ancor prima dell'ascolto.
Va innanzitutto detto che l'opera - edita dall'allora “North Texas State University” (oggi “University of North Texas”), da sempre l'istituzione di punta del sistema universitario del Nord del Texas - rappresenta un primato, e sotto due punti di vista: è il primo disco ove compare Lyle Mays (quello stesso anno, il musicista sarebbe apparso anche in “The Sound of the Wasp”, di Phil Wilson e Rich Matteson), ed è anche la prima testimonianza ufficiale di composizioni a sua firma. Al contrario di "Project One", primo vinile in assoluto che vede la presenza di Pat Metheny, pur in un solo brano e con uno stile non particolarmente definito (recensione in calce alla presente), la presenza di Lyle Mays in "Lab '75" non è affatto marginale, considerando che egli firma ben ¾ dei brani ivi contenuti, dei quali, tra la bellezza di 25 musicisti coinvolti, direttore incluso, egli è l'unico a curare gli arrangiamenti. L'album esprime certamente un'eccellenza. Vi viene suonato un jazz-rock assai dinamico, a tratti funambolico, perfettamente in bilico tra fusion e funky, con rari sprazzi d'atmosfera dei quali preme quantomeno citare il suggestivo piano solo presente al centro di “The Continuing Adventures Of Supertonic”, una suite a dir poco eccellente divisa in tre movimenti (viene da domandarsi dove siano finiti il terzo e il quarto, visto che dal secondo si passa direttamente al quinto). Il genio di Lyle Mays si manifesta anche in termini di arrangiamento: egli prende il brano “Steps - What Was” di Chick Corea (contenuto nel disco “Now He Sings, Now He Sobs” del 1968), ne estrapola soltanto la seconda parte (in origine, i due episodi erano presenti senza soluzione di continuità con un assolo di batteria nel mezzo) e lo rivitalizza letteralmente, donandogli brio e dinamicità grazie alla presenza della citata Big Band, da lui perfettamente contestualizzata. La competenza manifestata dal pianista venne riconosciuta dai suoi stessi colleghi (tra cui un giovanissimo Marc Johnson, suo futuro collaboratore, vera e propria colonna portante dell'intero lavoro assieme al batterista Steve Houghton) che effettivamente inserirono, nella tracklist definitiva, le composizioni a sua firma, segno piuttosto evidente che il musicista veniva largamente apprezzato già in giovanissima età (nel 1975, Mays aveva 22 anni). Nei credits del disco, infatti, viene così riportato: “All selection on this album were composed and arranged by Lyle Mays with the exception of “What Was” which was composed by Chick Corea and arranged by Mays. The selection were determined by a vote of the entire band”. L'album fu nominato ai Grammy Award. _________________
Per i collezionisti si segnala che il titolo è stato pubblicato in lp, nel 1975 dalla NTSU (acronimo di North Texas State University) con numero di catalogo 57X06. Dello stesso anno, con copertina identica e label con grafica leggermente diversa, è un'altra stampa (la numerazione del catalogo di poco superiore, 58X94, suggerisce trattarsi di una seconda stampa. Si noti che questa tiratura presenta in copertina il numero LJ108). Si segnala, infine, la versione in cd, ad opera dell'università, stavolta indicata North Texas Jazz, con numerazione LA7501-LB (anno di stampa non conosciuto). Citato poco sopra, il primo disco che ospita per la prima volta Pat Metheny (titolo completo: "Project One - The National Association Of Jazz Educators Presents") è stata pubblicato sempre nel 1975, nel solo formato vinilico, dalla label "The National Association Of Jazz Educators" con numero di catalogo NAJE-1. Questo 33 giri raccoglie brani suonati dal vivo da sette differenti organici orchestrali provenienti da altrettanti istituti universitari. Il chitarrista, Mark Egan e Danny Gottlieb (ovverosia ¾ del Pat Metheny Group), in quanto membri della University Of Miami Concert Jazz Band, vi compaiono in un solo brano, "Footprints", lo standard di Wayne Shorter apparso per la prima volta nell'album "Adam's Apple" del 1966. Da notare che Lyle Mays (e con questo, di fatto, si completa il primo organico del Pat Metheny Group, pur virtualmente), è presente in qualità di autore del brano "Sir Gawain And The Green Knight", suonato dalla North Texas State University Lab Band. _________________
NB: un articolo monografico dedicato a Lyle Mays si trova QUI.
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Lyle Mays: piano, Fender Rhodes, clavinet Marc Johnson: bass Jeff Davang: acoustic & electric guitars Pat Coll: Fender Rhodes on “Supertonic-Movement II” Steve Houghton: drums, percussion Gene Glover: percussions Jay Mattes: percussions Jeff Cesario: percussions Doug Walter: percussions Roger Dismore: alto, soprano, clarinet, flute (lead) Bill Keel: alto, flute Peter L. Brewer Jr.: tenor, soprano, clarinet, flute Richard Kent: tenor, flute Jim Pritchard: baritone, oboe, bass clarinet, flute Ricchat Steffen: trumpet (lead) James Linahon: trumpet Wayen Geroge: trumpet Robert Kase: trumpet Raymond Sasaki: trumpet, fluegelhorn Bill Yeager: trombone (lead) Gerald Carelli: trombone Ray Ross: trombone Mack McGrannahan: trombone Bill Guthrie: trombone Leon Breeden: director
Data: 1975 Label: NTSU Jazz Genere: jazz, fusion, jazz-rock
tracklist: F.M. - 8:12 Overture To The Royal Mongolian Suma Foosball Festival - 7:34 What Was - 8:18 The Continuing Adventures Of Supertonic – 13:32 (Movement I, II, V)
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