Meraviglioso box set che raccoglie una serie di live performances già trasmesse in passato via etere da WBCN, KJAZ, WNYU e WLIR, stazioni radiofoniche piuttosto note oltre oceano. Vi sono documentati diversi concerti tenuti tra il 1976 e il 1979 a Boston (21 settembre 1976), San Francisco (31 agosto 1977), Seattle (4 settembre 1977), Manhattan (26 settembre 1978) e Hempstead (17 novembre 1979). Si tratta di un acquisto obbligato: senza entrare nel merito di ogni singola esecuzione (sul punto, basti dire che nelle sue presentazioni, Metheny svela, tra le altre cose, che il brano "James" fu scritto ricalcando i pezzi di James Taylor mentre, da un punto di vista squisitamente esecutivo, "San Lorenzo" appare in una versione più solare e giocosa di quella presente nel contemporaneo "Travels", "James" era all'epoca inedito, venendo pubblicato soltanto 3 anni più tardi, "Lakes" non apparirà mai in un disco dal vivo della band), è opportuno precisare che questa uscita discografica raccoglie in un unico box performances che sono state pubblicate separatamente in cd soltanto recentemente (e non tutte, peraltro). In vinile, invece, ne furono edite soltanto due, entrambi promozionali: - "Live In Concert" (ECM, Pro 030, 1977, ristampato sia in cd sia in vinile sempre dalla Hi Hat nel 2015 con il titolo "Phase Dancer... Live '77"); - "Live On Tour - Music Show" (Warner Bros, 1979). L'audio è piuttosto buono, valutazione effettuata pur considerando alcuni disturbi occasionali tipici delle trasmissioni radiofoniche (specialmente nella esecuzione di Hempstead 1979). Pur essendo l'uscita accreditata al solo Metheny, documenta in realtà esibizioni del Pat Metheny Group (nella sua iniziale incarnazione a quattro elementi, con Mays, Egan e Gottlieb), con la sola eccezione per la data di Boston 1976, che vede la presenza di Mike Richmond al basso e invariati gli altri due). Artwork gradevolissimo che presenta i cd inseriti in confezioni a busta, tutti inclusi in un cofanetto laminato nel quale è presente anche un booklet ricco di note e foto, alcune delle quali inedite. Per chi volesse navigare in territori non ufficiali, si consiglia caldamente l'articolo "Pat Metheny - Bootlegs", sempre a firma di chi scrive, nel quale vengono recensiti tutti bootleg del nostro fino a circa metà anni '90 (Bene accetto chiunque volesse aggiornarlo, proponendo la recensione di titoli più recenti). |
Pat Metheny: guitar Anno: 2017 |