Fabio Concato torna nella Capitale a distanza di soli sei giorni dalla precedente data di Valmontone, approdando stavolta alla prestigiosa sede della Casa del Jazz, accompagnato da un organico rinnovato che dà vita ad un progetto dalle sonorità totalmente inedite. La backing band si chiama Carovana Tabù ed è composta da otto elementi in grado di vantare background musicali che tradiscono diversi retaggi ed ascendenze: la sezione ritmica appare determinata e secca mentre il pianista e la sezione fiati imprimono una impronta di chiara influenza jazz; il chitarrista, infine, sembra sempre contestualizzato: egli letteralmente ruggisce imbracciando l'elettrica, tradendo così un background tipicamente settantiano, mentre si palesa delicatamente suggestivo cimentandosi con l'acustica. foto di Anna Bruna Spada Tutto ciò permette al cantautore milanese di deviare leggermente dalla sua consueta tracklist, optando (anche) per brani meno famosi ma altrettanto avvincenti: "Un fiore e una stella" e "E a quanti amori", tratti da "Blu" (1996), "Quanta nostalgia", "In coda" e l'omonimo pezzo da "Ballando Con Chet Baker" (2001). Arrangiamenti preziosi, ad opera del Maestro Stefano Proietti, permettono innumerevoli incursioni sonore, offrendo un ventaglio sonoro particolarmente esteso e prevalentemente inedito: grazie alla sicurezza ritmica di basso e batteria, "Bella Bionda", "In coda", "Domenica Bestiale" e addirittura "Troppo vento" acquisiscono una impronta che lambisce il funky mentre fiati e piano predominano dolcemente in "Ti ricordo ancora", "Stazione Nord", "Non mi scordare", "Canto", offrendo suggestioni in bilico tra swing, il jazz classico e la grande tradizione degli organici neri di stampo orchestrale. Il chitarrista, da par suo, imprime una gradevolissima impronta rock facendo letteralmente ruggire la sua chitarra, come occorso in "Tienimi dentro te", meraviglioso pezzo sublimato anche da un coda in crescendo a dir poco suggestiva, totalmente inedita su disco così come in altre performance dal vivo. foto di Anna Bruna Spada "Quanta nostalgia" e "Rosalina", inoltre, rappresentano una estemporanea incursione nella compagine carioca, mentre brani come "Un fiore e una stella", "Sexy Tango", "Ballando Con Chet Baker", "Gigi", "Non smetto di aspettarti" e "Guido piano", sembrano proiettare il pubblico nel magico ed indimenticato mondo dei crooner d'oltreoceano. In tutto questo, "Fiore di maggio" si ritaglia una azzeccata parentesi acustica di raro substrato intimistico, suggestione che si ritrova anche in "E a quanti amori", sublimata anche dai fiati, subitaneamente ritornati sul palco. Se si esclude l'attacco non azzeccatissimo manifestato in "Domenica bestiale" e "Guido piano", la performance del cantautore meneghino è stata impeccabile, con ciò alludendo (anche) alle difficilissime note alte che caratterizzano le sue canzoni, tutte evase con perizia e competenza, al punto da far dubitare sulla sua età anagrafica (sembra incredibile, ma l'artista si dirige verso i 70 anni). foto di Anna Bruna Spada In conclusione, questo progetto ci sembra validissimo: questo ensemble avrebbe potuto comodamente riprendere gli arrangiamenti di stampo jazzistico già profusi in progetti come "Non smetto di ascoltarti" (album del 2016 accreditato unitamente a Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello) e "Gigi" (con il Paolo Di Sabatino Trio, di appena un anno dopo) ma ha scelto coraggiosamente di percorrere altri contesti, optando per soluzioni inusuali e del tutto rinnovate, a tratti innovative. Ciò permette di aspirare al blasone del disco, che noi auspichiamo fortemente, al fine di permettere una condivisione su larga scala, volta non soltanto a valorizzare un organico chiaramente talentuoso, ma anche a cristallizzare su supporto fonografico quanto sarebbe ingeneroso, se non ingiusto, far permanere nella compagine estemporanea della esibizione dal vivo. Per gli appassionati più oltranzisti di Fabio Concato, ci preme segnalare la seguente monografia dedicata al musicista, nella quale viene analizzata la sua intera discografia con un taglio che contempera completismo maniacale e passione incondizionata: Fabio Concato e le sue storie di sempre. foto di Anna Bruna Spada |
Fabio Concato – voce Tracklist: |