Home Recensioni Album Slayer - God Listens To Slayer

Slayer
God Listens To Slayer

In un mercato discografico letteralmente invaso da radio broadcast, ormai definitivamente sdoganate, la label "Radio Broadcast", forse di nazionalità britannica, emerge in negativo non soltanto per il nome poco fantasioso che si è attribuito, ma anche per le pessime copertine ogni volta adottate, tutte sterili e identiche eccezion fatta per l'anonimo adesivo ove viene indicato gruppo e titolo.

La casa discografica ha pubblicato fino ad ora 7 lp, ciascuno in edizione limitata in 300 copie, di gruppi quali Soundgarden, Bruce Springsteen, Led ZeppelinNirvana, Slayer, Black Sabbath
Devo ancora documentarmi sui titoli dei primi 4 gruppi/artisti, ma quello dei Black Sabbath mi è passato recentemente per le mani e posso affermare con sicurezza che va tranquillamente ignorato: Intitolato "Killing Yourself To Live", documenta una data (New Jersey, 5 agosto 1975) già ampiamente bootlegata, peraltro in forma ben più estesa (i titoli sono: "Live At Convention Hall August 5th, 1975 Ashbury, New Jersey", "Heaven And Earth", "Megalomania - In Concert In The USA 75-76-78", "Still Paranoid In '75", "Past Live Ever", "Live Longest... Die At Last", "Live In New Jersey 1975", "Accidental Overdose", "Lucifer Rising", "Live Longest... Die At Last: Definitive Edition", "Let Slip The Pigs Of War").
Questo degli Slayer, il primo, cronologicamente parlando, dei 7 pubblicati, merita tuttavia attenzione.
La data di registrazione, non riportata da alcuna parte, si desume dal fatto che durante l'esecuzione di "Show No Mercy", Tom Araya urla al pubblico "This Is Berkeley" e augura a tutti buon anno, il che fa propendere per Berkeley, 31 dicembre 1984.
La data appare altrove inedita (in cd, è stata pubblicata in contemporanea dall'etichetta "Laser Media", con il titolo "Live On Air Radio Broadcast 1984") e l'audio, pur non sempre uniforme e con le chitarre chiaramente in sottordine, è di qualità più che sufficiente.
Il titolo riporta una tracklist che attinge dal primo album (ne sono esclusi soltanto "Metalstorm" e "Tormentor") e dall'ep "Haunting the Chapel" (limitatamente a "Captor Of Sin" e all'omonimo brano); sono inoltre inclusi "Aggressive Perfector", originariamente pubblicato nella raccolta "Metal Massacre Vol. III" (poi apparso nella ristampa del citato "Haunting the Chapel") e "Necrophiliac", all'epoca inedito, poi incluso nel successivo "Hell Awaits".
Va chiarito che esistono moltissimi bootleg di quel periodo, tra i quali, risultano più apprezzati "Rare Tracks Vol 4: Live 1983", "Sons Of Satan - Rare Live And Rehearsal 1983", "Rise Of Slayer", "Down Into The Fire", "The Crypts Of Eternity Live 1983-1986", "Slaying Woodstock 1983", "Live Slatanic Antichrist", "Satan's Servants", "Past Aggression, "Satan's Children", "Down Into The Fire", "Rare Tracks Volume 2", "Maim And Kill".
Tuttavia, la loro qualità audio non sempre è accettabile e, cosa più importante, soltanto tre di questi ("Down Into The Fire", "Rare Tracks Volume 2", "Satan's Servants") sono stati pubblicati in versione 33 giri (due titoli, invece, sono 45 giri), nessuno dei quali documenta un'unica data, raccogliendo invece estratti pescati un po' ovunque.
Ne consegue che, pur con le riserve sopra espresse, questo è un titolo assai prezioso.
Va infine precisato che il titolo qui recensito non va confuso con l'omonimo doppio album pubblicato nel 2011, documentante invece il concerto tenuto a Minneapolis il 16 novembre del 1986 (66 copie numerate in grey/black splatter vinyl).

 

 


Tom Araya: vocals, bass
Jeff Hanneman: guitars
Kerry King: guitars
Dave Lombardo: drums

Anno: 2019
Label: Radio Broadcast (UK)
Genere: Thrash, Heavy Metal

Tracklist:
Aggressive Perfector
Face The Slayer
The Final Command
Captor Of Sin
Necrophiliac
Crionics
Fight Till Death
The Antichrist
Haunting The Chapel
Black Magic
Die By The Sword
Evil Has No Boundaries
Show No Mercy

 

Banner

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin”. Se vuoi saperne di più sull’utilizzo dei cookie nel sito e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie .

Accetto i cookie da questo sito.