Home Recensioni Album Verme Robots - Crawling In The Rush Hour

Verme Robots
Crawling In The Rush Hour

Gran bel disco, questo Crawling in the rush hour, dotato tanto di originalità, quanto di eterogeneità.
Di origine campane, i Verme Robots sono attivi fin dal 1999 (all’epoca il nome della band era Crawler ed il genere era riconducibile al crossover-metal) e propongono un’opera discografica sensata, collocata in un range musicale che abbraccia con credibile competenza variegati generi musicali, talvolta citati estemporaneamente (prog, new wave), più spesso percorsi con determinazione e convinzione (rock alternativo, grunge e metal). Il gruppo condisce quanto sopra votandosi alla sperimentazione, contenuta ma credibile, proponendo basi ritmiche tanto disorganiche, quanto energiche che si traducono, nel loro insieme, in una proposta collettiva che possiede robustezza e precisione al tempo stesso. Dominato da tinte se non cupe, quantomeno inquiete, l’album genera una sintesi perfettamente riuscita tra variegati generi musicali nel quale sono osati, con mirabile competenza, incastri e fratture di geometrie musicali dal forte sapore ipnotico.

88/100


Antonio Senesi: Voce, chitarra
Pasquale Aliberti: Basso
Francesco Tedesco: Batteria

Anno: 2009
Label: I Make Records
Genere: Alternative Rock

Tracklist:
01. Ten
02. Psycho city
03. The animal
04. New skin
05. Frenetic quite
06. Emotive
07. Change
08. A cool stick
09. Full shock
10. Bad finger

Sul web:
Verme Robots
Verme Robots @MySpace

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