Roma, 12 Gennaio 2019 - Teatro Tirso de Molina
PENSIONE SILLA
Non soltanto attore, Massimo Corvo, ma doppiatore, direttore del doppiaggio e dialoghista italiano. I più attenti ricorderanno la sua voce al servizio di numerosi attori stranieri tra i quali preme ricordare Laurence Fishburne (Morpheus nella trilogia "Matrix"), Harvey Keitel (Mr. White ne "Le iene"), Al Pacino (in "Sfida senza regole", ma anche Bruce Willis, Jean Reno, Vin Diesel, Jeff Bridges e, sopratutto, Sylvester Stallone, che doppia ufficialmente dalla scomparsa di Ferruccio Amendola. Egli si cimenta con successo finanche con i cartoni animati: sua la voce di numerosi personaggi Disney quali la Bestia (nella saga de "La Bella e la Bestia"), Uffa (in "Winnie the Pooh"), Jafar (in "Aladdin" e "Il ritorno di Jafar") e l'eterno rivale di Topolino, Pietro Gambadilegno. Questa presentazione serve a chi scrive per tratteggiare una certa duttilità recitativa dell'eclettico artista, ben evidenziata nella compagine interpretativa di questa godibile opera teatrale. Una innata capacità del protagonista di spaziare dalla risata piuttosto fragorosa, alla seriosità espressiva, talvolta pure drammatica, passando per il nonsense e il più raffinato humor di stampo angolsassone, rende la sua attitudine comunicativa avvincente ed interessante. In tal senso, è un vero peccato aver visto un attore del genere nel solo film "Ti spiace se bacio mamma?" (di Alessandro Benvenuti) e in una decina di serie televisive tra cui "Distretto di Polizia", "Il maresciallo Rocca", "Il peccato e la vergogna", "Squadra antimafia" e "Il bello delle donne...". "Pensione Silla" gode di tempistiche assai riuscite, segnalandosi quale commedia totalmente priva di punti morti, capace di strappare risate improvvise, molto vicina alla comicità immediata di stampo popolare. I diversi i colpi di scena, tutti studiati e ben collocati, e una certa nutrita presenza di personaggi molto azzeccati, assai caricaturali, in qualche caso pittoreschi, rende questa commedia assai godevole e ilare. Un truffatore che sbarca il lunario come può, un direttore di albergo con velleità di attore, un buffo inserviente nero, una sensuale meretrice, un improbabile carabiniere, un fantasma tormentato e tormentante, due mogli, di cui una sensibile ma noiosa, l'altra molto vicina alla figura della virago, sono ingredienti perfetti per una formula gioiosa che, lontana dal cliché del potpourrì caotico, si presenta, si come un calderone assai capiente, ma gestito in maniera organica e tutt'altro che frammentaria. Se ci è permesso un suggerimento, di cui si spera si saprà cogliere la finalità costruttiva, la sceneggiatura dovrebbe essere spogliata di alcuni fogli di carta: troppi ne girano infatti sul palco ad un certo punto, con il rischio, talvolta, di confondere e/o distrarre la platea. Con l'attore Carpiceci vorremmo vivamente complimentarci: straordinaria, infatti, la sua capacità di citare innumerevoli contesti, talvolta anche drammatici (esemplare, in tal senso, la sua incredibile interpretazione del Gobbo di Notre-Dame, Quasimodo), permanendo sempre nell'alveo della comicità brillante. Tuttavia, e si torna alla sceneggiatura, se non introdotto da una battuta iniziale della moglie Olimpia (la bravissima e vulcanica Claudia Portale) o del servo indiano (interpretato da Pierpaolo Tesoro, inaspettata ma apprezzatissima macchietta spumeggiante) - che sia capace di tratteggiarne la spiccata passione per l'opera teatrale, così decisamente efficace nel suo essere sempre fuori contesto - il personaggio corre il rischio di non essere immediatamente compreso. L'opera è adatta anche ad un pubblico minorile, pur accompagnato.
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PENSIONE SILLA Data: 12/01/2019 Luogo: Roma - Teatro Tirso de Molina Una commedia di Massimo Corvo (V. Tomada e F. Draghetti)
Attori Massimo Corvo Claudia Portale Manuel Ricco Laura Baldassarre Stefano Annunziato Pierpaolo Tesoro Bernardino De Bernardis Andrea Carpiceci Valentina Stredini
regia di Massimo Corvo con le voci di Sergio Fiorentini e Cristina Grado costumi di L. Baldassarre trucco di G. Visciano foto e video di A. Carpiceci musiche scelte da Francesca Draghetti parte scenica di F. Franco
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