Un coacervo di stili, la musica dal vivo profusa dalla formazione capeggiata da Sergio Caputo, spalmata sulla classica triangolazione chitarra/basso/batteria, sublimata, peraltro, da intrecci vocali profusi da tre soggetti in possesso di ugole estremamente diverse tra loro ma decisamente complementari.
Non soltanto il congeniale swing di "Sono uno spirito libero" (suo ultimo singolo) e "C'est moi l'amour", genere musicale a cui notoriamente è accostato il chitarrista romano, ma anche evidenti influenze caraibiche, prevalentemente di stampo cubano, manifestate in "Italiani mambo", "L'astronave che arriva" e "Caffè", nonché attestazioni di un blues caldo e rassicurante in "Mettimi giù" e "Spicchio di luna" (il pubblico diviene protagonista nel secondo brano allorquando viene chiamato dal cantante a sceglierne l'introduzione). Come se non bastasse, una bossa inaspettatamente cantata in inglese è incursionata in "Straight For My Heart", influenze chiaramente devote al Santana più viscerale sono palesate in "Garibaldi innamorato", l'omaggio al classico "All Along The Watchtower" di Bob Dylan, pur nella versione psichedelica (e rivoluzionaria) portata al successo da Jimi Hendrix, si fa prepotentemente largo tra le note iniziali di "Non bevo più tequila" (poi impreziosita da una ilare lezioncina dedicata ai finali alternativi). Infine, in "Mercy bocù" e "Ho l'hobby del sassofono", il batterista Alessandro Marzi si sposta inaspettatamente al piano per offrire nuove ascendenze blues, stavolta a vocazione assai malinconica (nel secondo pezzo, Fabiola Torresi poggia il basso per lasciar spazio alla sua voce sferzante), mentre in "Metamorfosi" e "Sabato italiano" ci si spinge verso il crossover più virulento, con la sciolta commistione di swing e blues. Stratificazioni vocali, intrecci stilisitici e pulizia estetica connotano un concerto avvincente e divertente, il cui unico difetto si riscontra nella ingiustificata assenza di "Bimba se sapessi", rectius "Citrosodina", dolosamente ignorata dal cantautore capitolino. Tracklist: 1 - Mettimi giù 2 - Straight For My Heart 3 - C'est moi l'amour 4 - Metamorfosi 5 - Sabato italiano 6 - Sono uno spirito libero 7 - Spicchio di luna 8 - Ho l'hobby del sassofono 9 - Mercy bocù 10 - Non bevo più tequila 11 - Caffè 12 - L'astronave che arriva 13 - Italiani mambo 14 - Garibaldi innamorato Il concerto di Sergio Caputo si colloca nella compagine della rassegna estiva "Vivi il Castello di Santa Severa", organizzata dalla Regione Lazio e dalla società regionale LAZIOcrea in collaborazione con ATCL (Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio). |
tracklist: Mettimi giù - Straight For My Heart - C'est moi l'amour - Metamorfosi - Sabato italiano - Sono uno spirito libero - Spicchio di luna - Ho l'hobby del sassofono - Mercy bocù - Non bevo più tequila - Caffè - L'astronave che arriva - Italiani mambo - Garibaldi innamorato Il Sergio Caputo Trio è un trio vocale e strumentale che costituisce il progetto base di Sergio Caputo. Una formazione pop-jazz unica nel suo genere capace di creare un ensemble di forte impatto. Il Sergio Caputo Trio è il motore ruggente di ogni altra possibile band del cantautore romano, ed è caratterizzato da un tale affiatamento da potersi definire “telepatico”, capace di affrontare ogni brano con una visione originale e d’improvvisazione anche sui brani storici, senza mai perderne la magia, e sempre in grado di stupire il pubblico. Il Sergio Caputo Trio ha al suo attivo una storia di club storici e teatri di prestigio, ed è un progetto musicale solido e ben delineato che si propone di durare nel tempo (fonte: comunicato stampa).
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